Raffaele Morelli: “La paura è peggio del coronavirus”
Raffaele Morelli, noto psicologo italiano, ci da dei consigli su come affrontare lo stress che, per lui, è peggio del coronavirus; ecco cosa bisognerebbe fare
Raffaele Morelli, rilascia delle dichiarazioni importanti che riguardano la paura del contagio da coronavirus. Il noto psicologo ha voluto spiegare quello che accade nella nostra mente, in questo momento. Si tratta di paure e preoccupazioni normali ma che vanno gestite in maniera razionale.
Quando si parla di psicologia non si può fare a meno di fare il suo nome. Lo psicologo nel suo ultimo libro intitolato “Segui il tuo destino” ci spiega come il nostro cervello affronta le situazioni negative.
Alla domanda “Quale è il nostro destino?” Lui risponde senza mezzi termini:” Il vero pericolo non è il coronavirus, ma la paura che infonde”. La paura che in realtà sappiamo tutti, rende gli uomini privi di lucidità. Raffaele Morelli prosegue nelle sue riflessioni e aggiunge:
“Il nostro cervello è collegato agli ormoni, agli affetti e al sistema immunitario. Il ciclo psicologico negativo in cui siamo entrati incide in modo tremendo sul cervello antico, in una sola parola, più si ha paura più le nostre difese immunitarie si indeboliscono”.
Sembra tutto molto chiaro: la paura e la negatività non hanno una buona influenza sul nostro organismo.
Raffaele Morelli ci invita a mantenere la lucidità necessaria per affrontare uno stato di emergenza, senza esagerare con le fobie. Nel suo libro troviamo un citato che dice:
“Se continuiamo con questo ritmo di negatività entriamo in un vortice, in una spirale dalla quale faremo sempre più difficoltà ad uscirne. Ormai abbiamo creato un percorso tortuoso. Ci alziamo la mattina, accendiamo la TV e da quel momento diventiamo bersaglio di una serie infinita di passaggi che non fanno altro che renderci sempre più tristi e preoccupati. È un Tam-tam che non ci abbandona mai”.
Parole fortemente attuali, per questo momento di paure che il mondo sta vivendo. Raffaele Morelli nel suo libro continua a spiegare che:
”Dalla Tv passiamo al computer, dal computer al telefono, dal telefono ai social. Non c’è più limite alla mole di negatività che ci piove addosso. Non c’è più neanche una pausa tra una notizia brutta e la successiva”.
Quindi il consiglio è quello di ragionare, di non esporre il nostro cervello solo alle negatività, ma di saper apprezzare anche momenti sereni e felici.