Richiesto l’ergastolo per Giovanni Padovani: il giorno dopo muore il nonno
È morto il nonno di Giovanni Padovani, dopo un giorno dalla richiesta dell'ergastolo: l'anziano signore si è spento all'età di 83 anni
Sono stati giorni difficili per la madre di Giovanni Padovani. Venerdì la Procura ha presentato la richiesta per la condanna all’ergastolo dell’imputato. L’ex calciatore 27enne è accusato del delitto di Alessandra Matteuzzi, la 56enne con la quale aveva una burrascosa relazione amorosa.
In aula sono stati mostrati due video della donna, le tappe del delitto e il volto di Alessandra sul tavolo dell’obitorio. Immagini talmente forti, che lo stesso Giovanni Padovani, autore dell’orribile gesto, non è riuscito a guardare. La madre del 27enne era in aula, è stata costretta a guardare le azioni di suo figlio e ad ascoltare la richiesta di una severa pena. Dopo sole 24 ore dall’udienza, un altro dolore ha travolto la sua vita. È venuto a mancare il nonno di Giovanni Padovani.
Nonno Ennio si è spento all’età di 83 anni e il nipote, nonostante abbia espresso il desiderio di partecipare alla funzione funebre, è rimasto in carcere. Il suo legale ha rivelato di non aver nemmeno provato ad inviare la richiesta, poiché non vi erano sufficienti tempi tecnici.
Sul manifesto funebre, c’era anche il nome del 27enne. Un segnale che fan ben pensare che la sua famiglia, nonostante tutto, non l’abbia abbandonato. La madre di Padovani si è già ritrovata travolta dalla bufera mediatica, accusata di difendere il figlio nonostante ciò che abbia fatto.
Il delitto commesso da Giovanni Padovani
Giovanni Padovani era ossessionato da Alessandra Matteuzzi. I due avevano una relazione, ma proprio la sua gelosia e le sue ossessive azioni, avevano portato la donna a scegliere di interrompere quel rapporto e perfino a denunciarlo per stalking alle autorità. Il 27enne la controllava, era riuscito ad impossessarsi di tutte le sue password, si presentava sotto casa sua senza preavviso, le staccava la corrente per costringerla a scendere. Si era convinto che Alessandra lo tradisse.
Il giorno del delitto, l’ha attesa sotto casa. La donna era convinta che Padovani si trovasse in ritiro con la squadra, così è tornata alla sua abitazione per dare da mangiare al cane. Pugni, calci, martellate in testa e violenti colpi con una panchina in ferro battuto che si trovava nell’atrio del palazzo. È così che è morta Alessandra Matteuzzi.