Rinchiusa in un centro psichiatrico senza il consenso dei genitori.

"Sono andata a scuola ma la mia bambina non c'era, spaventata ho chiesto spiegazioni. Non potevo crederci, l'avevano rinchiusa in un centro psichiatrico..."

La madre di una bambina della Florida è rimasta davvero turbata dopo aver appreso che sua figlia è stata rinchiusa in un centro psichiatrico. La figlia di Martina Falk è rimasta in cura psichiatrica per ben due giorni, senza l’autorizzazione dei suoi genitori. Per La legge della Florida, tuttavia, è tutto completamente legale.

Rinchiusa in un centro psichiatrico senza il consenso dei genitori.

Falk ha alzato la voce, e chiede che la legge venga rivista in modo che nessun bambino debba affrontare qualcosa di così traumatico. La bambina soffre di disturbo da iperattività e problemi di umore.

“È traumatizzata. Lei non è se stessa. Non so per quanto tempo dureranno gli effetti”, ha dichiarato la madre della bambina. 

I membri della scuola hanno pubblicato un rapporto secondo cui la bambina ha iniziato a lanciare sedie ai suoi compagni di classe, e ha distrutto una parte significativa dei mobili della sua classe.

Rinchiusa in un centro psichiatrico senza il consenso dei genitori.

Fu allora che decisero di optare per la legge che stabilisce che un assistente sociale può valutare una persona, e se lo ritiene necessario, può ricoverare la persona interessata per ricevere cure psichiatriche. La legge è in vigore dal 1971.

Rinchiusa in un centro psichiatrico senza il consenso dei genitori.

Questo vale per gli adulti ma anche per i bambini dai 2 anni. Di fronte alla rabbia della figlia di Falk, i membri della scuola conclusero che era diventata una minaccia per tutti e per se stessa. Non appena l’assistente sociale è arrivato, ha chiacchierato con lei per un po’ al fine di trovare una diagnosi corretta. Il personale della scuola sostiene di aver seguito il protocollo, e che la bambina stesse rovinando la scuola. 

Rinchiusa in un centro psichiatrico senza il consenso dei genitori.

La conclusione dell’esperto fu che avrebbe dovuto ricevere delle cure il prima possibile, dato che non era un “capriccio convenzionale”. Martina Falk, tuttavia, si è rivolta alle autorità per cercare risposte: “Perché l’hanno trattata così? Perché non le hanno dato l’amore e l’attenzione di cui aveva bisogno? ”

La polizia incaricata di trasportare la bambina verso il centro di cure, ha assicurato che si è comportata molto bene. A quel punto, la figlia di Falk aveva già avuto il tempo di calmarsi e aveva ricevuto l’attenzione degli assistenti sociali.

Rinchiusa in un centro psichiatrico senza il consenso dei genitori.

Il caso ha scatenato un grande dibattito, e alcuni politici sostengono che questa legge debba essere modificata. Alcuni sostengono che la soluzione è che il personale riceva una migliore formazione. Altri ritengono che la legge aiuti a garantire il benessere di tutti. I bambini, in particolare quelli con bisogni speciali, meritano di ricevere amore e aiuto professionale.