Rinviata, di nuovo, l’udienza per il padre di Saman Abbas: magistrato assente a causa del crollo di un ponte

La speranza che il padre di Saman Abbas possa tornare in Italia sta ormai svanendo. L'udienza è stata rimandata un'altra volta

L’udienza per l’estradizione del padre di Saman Abbas è stata rimandata un’altra volta. Il Pakistan ha fatto sapere che il magistrato era assente perché costretto ad intervenire dopo il crollo di un ponte.

Il racconto del cugino di Saman Abbas

Un ennesimo rinvio che non ha affatto sorpreso l’Italia. Si tratta di una strategia per fare in modo che, alla fine, Shabbar Abbas venga rilasciato secondo le leggi pakistane? I dubbi sono davvero molti.

L’udienza per l’estradizione del padre di Saman Abbas è stata rimandata già 11 volte, ogni volta con una scusa diversa. Giudice assente o il legale della difesa che non si è presentato in aula.

Intercettazione padre Saman Abbas

Il 9 marzo nelle aule pakistane si dovrà discutere, oltre che dell’estradizione in Italia, anche della richiesta di cauzione da parte della difesa. Cosa succederà? Ormai la speranza di averlo nelle aule del tribunale italiano sta svanendo. Shabbar continua a ripetere, attraverso il suo avvocato, di essere innocente e di non sapere dove si trovi la moglie Nazia, oggi ancora latitante.

Il padre di Saman Abbas punta il dito contro il fidanzato

L’uomo ha puntato il dito contro il fidanzato della figlia e contro le autorità italiane, che secondo il suo parere avrebbero costretto Saman a stare in una comunità protetta. Ma invece era stata proprio la diciottenne pakistana a chiedere aiuto. Aveva paura della sua famiglia e non voleva accettare il matrimonio combinato. Un disonore, che secondo l’accusa, i suoi genitori non le avrebbero perdonato.

Il processo di Saman Abbas

Nel frattempo, è iniziato il processo in Italia. È già stato ascoltato lo zio Danish, che ha ammesso di aver aiutato i due cugini a disfarsi del corpo senza vita della nipote, ma ha ribadito di non essere stato lui a commettere il delitto, nonostante sia da tutti considerato il mandante.

Ha raccontato di essere stato svegliato di notte, dopo che Saman era già morta e che i due cugini gli hanno raccontato che era stata la madre Nazia. Quanto c’è di vero nelle sue parole? Il corpo della 18enne è stato ritrovato dopo un anno e mezzo, proprio grazie alle indicazioni dello zio Danish.

Saman Abbas merita giustizia, la sua storia ha segnato la cronaca italiana.