Ritrovata senza vita la giovane di 19 anni scomparsa l’11 aprile: era incinta di 6 mesi

Epilogo terribile per la studentessa universitaria scomparsa l'11 Aprile in Moldavia: fermato un poliziotto di 46 anni. Era incinta di 6 mesi

La storia della ragazza recentemente scomparsa nel paesino di Orhei si è conclusa con un epilogo tragico. Il caso della giovane Ana-Maria Guja ha scosso l’opinione pubblica moldava, suscitando indignazione e sgomento per il ritrovamento del corpo in circostanze molto triste ineluttabili. Una ragazza giovane, incinta di 6 mesi, con un futuro davanti a sé, è stata uccisa in maniera crudele. L’ultimo avvistamento della donna risale all’11 aprile quando alcune foto documentano il momento in cui sale su un auto guidata da un uomo. Questi, successivamente, si è rivelato un ex poliziotto.

Le ricerche, condotte con determinazione dalle autorità e supportate dalla partecipazione attiva della comunità, si sono concluse con la scoperta del corpo senza vita della giovane in una fossa, gettato e abbandonato come un oggetto di scarto. La notizia ha generato una forte emotività nel paese, con molti cittadini che chiedono giustizia per Ana-Maria e per la piccola vita interrotta ancor prima di iniziare.

Secondo le prime ricostruzioni degli inquirenti la 19enne studentessa della facoltà di pedagogia della città di Orhei aveva appuntamento con il suo fidanzato, nel pressi del college in cui studiava. Restano sconosciute le motivazioni per cui sia salita nella vettura dell’uomo di 45 anni poi fermato dalla polizia. L’uomo, lasciato dalla moglie, forte bevitore, violento e non sta collaborando durante gli interrogatori. La polizia ha trovato nella sua auto oggetti appartenuti a diverse donne su cui sta indagando.

Le indagini sono ancora in corso e la polizia sta cercando di ricostruire i fatti per far luce sulla vicenda e portare i responsabili di questo orribile misfatto davanti alla giustizia.

Nel frattempo, la comunità moldava piange la giovane Ana-Maria. Si erano mobilitate centinaia di persone nelle operazioni di ricerca. Tutti chiedono che la verità salga in superfice da queste acque torbide in cui è scivolata la 19enne e il responsabile sia consegnato nella mani della giustizia.