Roma, feto abortito sepolto senza il suo consenso: “Una croce con il mio nome”
Dopo mesi dall'aborto, una donna di Roma scopre che hanno seppellito il suo feto senza il suo consenso
La vicenda arriva da Roma, un feto abortito è stato sepolto senza il consenso della sua mamma. La donna ha voluto raccontare quanto accaduto, definendo il fatto un segno di “violenza” nei suoi confronti. Dopo aver interrotto la gravidanza, la gestante non ha acconsentito alla sepoltura del bambino, ma poi dopo diversi mesi ha scoperto di una targhetta con il suo nome nel Giardino degli Angeli, all’interno del cimitero Flaminio.
Si tratta di una zona che accoglie tutti i bambini “mai nati“.
Hanno violato la mia privacy. Mi sono sentita come se avessero voluto dirmi che poiché io lo avevo abbandonato, ci hanno pensato loro. Quando ho firmato tutti i documenti per l’interruzione della mia gravidanza, mi hanno domandato se volessi procedere con l’esequie e la sepoltura. Io non ho acconsentito per motivi personali, che non sono tenuta a precisare a nessuno.
Dopo sette mesi, la donna ha ritirato il referto istologico e visti i dubbi su che fine avesse fatto il suo feto e i tanti articoli che aveva letto su vicende simili, ha decido di chiamare la struttura dove aveva abortito. Ma ha ricevuto soltanto vaghe risposte. Così ha deciso di contattare la camera mortuaria.
La scoperta del feto sepolto
Il fetino sta qui da noi.
Questo è quanto la donna si è sentita rispondere e davanti alla sua incredulità, la signora dall’altra parte del telefono le ha spiegato che poiché a volte i genitori ci ripensano, loro seppelliscono i feti per beneficenza.
Con quale nome? È nato morto. Mi hanno risposto che lo avrei trovato con il mio nome e che mi avrebbero chiamato un volta spostato al cimitero. È assurdo, mi sono recata nel Giardino degli Angeli e c’era la croce con la traghetta con il mio nome.
La donna ha spiegato che si è ritrovata travolta dalla rabbia, avevano sepolto il suo bambino abortito senza che lei avesse dato loro il consenso. Si è sentita violata.
In assenza di un regolamento regionale, questo tipo si sepoltura è disciplinata dai commi 2, 3 e 4 dell’art 7 del D.P.R 285/90. Prevedono che i prodotti di concepimento dalla 20esima alla 28esima settimana oppure i feti oltre la 28esima settimana vengono sepolti su richiesta dei familiari o su disposizione della ASL.
Hanno seppellito mio figlio con una croce e il mio nome, simbolo cristiano che non mi appartiene. Questo è accaduto a Roma. Questo è accaduto a me. Nonostante tutto, ci tengo a dire, che non dimenticherò la gentilezza del personale della camera mortuaria che ha seguito per mesi la mia vicenda.