Roma, rubano i giocattoli di una bambina malata di leucemia

RABBIA A ROMA: rubano i giocattoli ad una bambina malata di leucemia. L'appello del suo papà.

Lo spiacevole episodio è accaduto nella notte tra lo scorso 6 e  7 ottobre, a Roma. Qualcuno ha sfondato il finestrino di una vettura ed ha rubato i giocattoli che erano all’interno. Giocattoli che appartenevano ad una bambina di nome Elisa, di soli 5 anni, che sta lottando tra la vita e la morte, contro la leucemia.

A denunciare l’accaduto è stato suo padre, con un post sul suo profilo Facebook. Eccolo qui di seguito:

“GRAZIE GRAZIE INFINITAMENTE alla carissima o carissime persone che questa notte in via Sabotino a Roma mi hanno sfasciato il vetro della macchina RUBANDOMI I GIOCATTOLI di ELISA BAMBINA di 5 ANNI CHE LOTTA TRA LA VITA E LA MORTE DA TRE ANNI con una LEUCEMIA GRAVISSIMA(lo so i signori ladri questo non lo potevano sapere)…PER CORTESIA VI CHIEDO DI CONDIVIDERE IL PIÙ POSSIBILE NELLA SPERANZA NON DI RECUPERARE NIENTE MA CHE CHI È STATO ALMENO SAPPIA A CHI HA FATTO IL DANNO…E FORSE SI METTA LA MANO NELLA COSCIENZA…NON PER IL VALORE ECONOMICO MA STRETTAMENTE SIMBOLICO AFFETTIVO…P.S. All’attenzione dei SIGNORI ladri…SE VI CAPITA DI VEDERE UN GIOCATTOLO DENTRO UNA MACCHINA RICORDATEVI CHE POTREBBERO ESSERE DI UN BAMBINO AMMALATO…”

Sono tre anni che la piccola Elisa sta lottando contro questa brutta malattia.

I genitori si sono dovuti trasferire a Roma, poiché la loro bambina è in cura all’ospedale Bambino Gesù. La piccola è stata già sottoposta ad un trapianto di midollo osseo, che purtroppo non è riuscito. Per assisterla, il suo papà ha chiuso la propria attività, mentre la sua mamma si è presa un lungo periodo di aspettativa, dall’ospedale dove lavora come infermiera. Questo ha comportato anche dei problemi economici alla famiglia e adesso ci si aggiunge il vetro rotto della vettura e i giochi della piccola Elisa.

Il papà con il suo post ha voluto spiegare quanto la sua bambina tenesse ai suoi giochi. Ha chiesto a chiunque sia stato, di mettersi una mano sulla coscienza, perché non è il valore economico che è stato strappato via ad una bambina malata di leucemia, ma il valore affettivo.

La macchina della famiglia si trovava parcheggiata in via Sabotino, a Roma.