Rossella Cominotti: il marito vuole vederla per l’ultima volta
Alfredo Zenucchi ha espresso il desiderio di poter vedere per un'ultima volta sua moglie Rossella Cominotti
Tramite il suo avvocato Alberto Rimmaudo, Alfredo Zenucchi ha fatto sapere di avere il desiderio di vedere per un’ultima volta sua moglie Rossella Cominotti. Emersi nuovi dettagli sul passato dell’uomo di 57 anni, accusato dell’omicidio volontario della donna.
Si trova rinchiuso nel carcere di Massa Carrara Alfredo Zenucchi, il 57enne di Bonemerse, in provincia di Cremona, accusato dell’omicidio volontario di sua moglie, la 53enne Rossella Cominotti.
Il corpo senza vita della donna è stato rinvenuto all’interno di una camera dell’hotel Antica Locanda Luigina a Mattarana di Carrodano, vicino a La Spezia.
Dopo averla uccisa con un rasoio, Zenucchi ha prima vegliato il cadavere per 36 ore, e poi, la mattina dell’8 dicembre, si è allontanato con la sua auto. Nel pomeriggio è stato poi rintracciato e arrestato.
Ai Carabinieri l’uomo ha confessato tutto, spiegando che l’intensione sua e di sua moglie era quella di farla finita insieme, ma che lui non è riuscito a trovare il coraggio.
Il passato del marito di Rossella Cominotti
Rossella e Alfredo si erano conosciuti in un bar del paese alcuni anni fa. Insieme avevano deciso di sposarsi e, lo scorso gennaio, di investire tutti i loro risparmi nell’acquisto di un’edicola.
Alcune settimane fa, sempre stando a quanto raccontato dall’uomo agli inquirenti, nelle loro menti ha iniziato a balenare l’idea di togliersi la vita insieme.
Un primo tentativo, i due lo avrebbero fatto lo scorso 29 dicembre, proprio all’interno dell’edicola.
Nella stanza dell’hotel in cui è morta la donna, gli investigatori hanno rinvenuto anche una lettera. Zenucchi ha dichiarato che a scriverla è stata proprio Rossella ed entrambi l’hanno poi firmata. Questo è un altro fattore da chiarire.
L’avvocato del 57enne, che ha avuto modo di incontrarlo in carcere, ha riportato le parole dell’uomo riguardo le voci circolate sulla sua dipendenza da sostanze stupefacenti e la presunta vicinanza al mondo del satanismo.
Riguardo alla prima, Zenucchi ha spiegato che la tossicodipendenza appartiene al suo passato, così come il periodo della comunità di recupero: “Ma quando mi va di farlo, mi faccio. Ho da sempre lo stesso pusher”.
Riguardo invece ai tatuaggi con i simboli demoniaci e i suoi like a pagine social del genere, ha dichiarato che anche in quel caso si tratta di “roba che risale a vent’anni fa, quando mi sono interessato a qualcosa“.
In fine, Zenucchi avrebbe espresso un desiderio, quello di poter vedere la sua Rossella per un’ultima volta, prima che chiudano il feretro.