Rovigo, il neonato abbandonato è fuori pericolo
Rovigo, è fuori pericolo il neonato abbandonato in un cassonetto vicino al cimitero: lo hanno chiamato Giorgio.
Rovigo, è fuori pericolo il neonato abbandonato in un cassonetto vicino al cimitero: lo hanno chiamato Giorgio. Questa mattina è stato trovato un neonato abbandonato tra la spazzatura vicino al cimitero di un paese in provincia di Rovigo, ad accorgersene sono state delle donne che hanno sentito il suo pianto provenire tra i bidoni.
I medici lo hanno chiamato Giorgio, il piccolo è stato trovato in un borsone vicino ad un cassonetto nei pressi del cimitero di Rosolina Mare. Il piccolo Giorgio è nato da poche ore ed è stato ritrovato in condizioni disperate, man mano grazie ai medici le sue condizioni stanno migliorando, pesa tre chili ed è stato posto in una culla termica nell’ospedale di Adria. Ora i carabinieri stanno indagando sull’accaduto e stanno visionando le telecamere in zona soprattutto quelle di sorveglianza del cimitero per individuare chi abbia compiuto questo triste gesto.
Per fortuna, il neonato è forte ed è fuori pericolo la poteva finire male, poteva passare un mezzo di raccolta della nettezza urbana. Una signora in particolare, questa mattina verso le 7.30 ha sentito un pianto di un neonato disperato vicino ad un bidone, così ha alzato il coperchio del bidone e ha trovato il bambino. Subito ha chiamato il 112 e il 118 del Suem e in appena 8 minuti è arrivata sul posto un’ambulanza, i sanitari hanno prelevato subito il borsone ed hanno scoperto il neonato che era nudo e ancora coperto dalla vernice carneosa. Il piccolo si muoveva ed aveva un colorito roseo, però era in stato di ipotermia. Una volta trasportato in ospedale, è stato messo in una culla termina per far alzare la temperatura corporea. Non è da escludere che la madre l’abbia partorito nelle vicinanze, prima di disfarsene.
Il direttore della Ulss 5, Antonio Campostella, ha dichiarato: “L’azienda ospedaliera è felice per l’esito dell’intervento e della risoluzione di una situazione grave e dolorosa che nasconde dietro altre criticità. Sicuramente l’emergenza è stata risolta con prontezza, salvando la vita al bambino”.