La mamma si accorge che il bimbo russa di notte, dicevano che non era nulla, ma purtroppo l’esito è tragico

Mason ha iniziato a russare e i medici pensavano ad un'infezione. Pochi mesi dopo il bimbo di 2 anni ha ricevuto la terribile diagnosi

Era la fine del 2019 quando il piccolo Mason, un bimbo inglese di 2 anni, iniziava a mostrare strani sintomi durante la notte, come russare e una forte tosse. Dopo mesi di visite e diagnosi che parlavano di un’infezione al torace del bimbo, è arrivata purtroppo una realtà completamente diversa e devastante. Ellie, la mamma del piccolo morto nel luglio del 2020, oggi racconta la sua storia per mandare un messaggio a tutti i genitori.

La triste storia del piccolo Mason

A raccontare questa drammatica vicenda, avvenuta a cavallo tra il 2019 e il 2020, è stata Ellie, una giovane donna inglese che nel dicembre del 2019 appunto, ha iniziato a notare che il suo bambino di 2 anni, il piccolo Mason, iniziava a mostrare degli strani sintomi durante la notte.

La triste storia del piccolo Mason

Tutto è iniziato con una forte tosse, racconta al Daily Mail la donna, che poi ha portato il piccolo a russare durante il sonno. Una cosa che non aveva mai fatto prima. La diagnosi iniziale era stata di un’infezione alle vie respiratorie. Febbre alta e tosse contratte molto probabilmente all’asilo.

La situazione non migliorava, anzi. Nei mesi successivi è peggiorata sempre di più e oltre ai già citati sintomi il piccolo ha iniziato anche a vomitare. Durante una notte particolarmente critica, la donna è stata costretta a chiamare un’ambulanza.

Trasportato d’urgenza in ospedale, Mason è stato sottoposto a diversi esami che hanno presentato a Ellie una diagnosi scioccante e inaspettata. Il suo bimbo era affetto da leucemia linfoblastica acuta a cellule T, una rara forma di tumore del sangue che colpisce circa 200 inglesi e circa 2mila americani ogni anno.

Il giorno più triste, quello dell’addio al piccolo Mason

La triste storia del piccolo Mason

Ricevere quella notizia per Ellie è stato straziante. E ancor di più lo è stato vedere il suo piccolo esalare gli ultimi respiri e andarsene per sempre nel luglio del 2020, 7 mesi dopo che si erano presentati i primi sintomi. Oggi la donna, che nel frattempo ha avuto un altro bambino, parla ai genitori di tutto il mondo ed esorta tutti loro a non sottovalutare alcun sintomo.

L’istinto di una mamma supera ogni parere medico a detta sua e se ci si accorge che il proprio figlio ha qualcosa che non va, si deve fare tutto il possibile per arrivare alla verità e per trovare una soluzione, qualora esista. Una diagnosi precoce, la prevenzione quotidiana e l’attenzione continua possono salvare le vite dei propri figli.