Russia, abbandona su figlia a casa da sola per una settimana. La piccola muore.

Lascia sua figlia da sola in casa per una settimana e va in vacanza. La piccola muore, a trovarla è stata la sua nonna...

In molti ricordano la sua storia, avvenuta in Russia, precisamente a Kirov. Maria Plenkina, la giovane di 21 anni, accusata di aver provocato la morte di sua figlia Kristina, ha confessato. La ragazza ha lasciato la bambina a casa da sola, dal 13 al 20 febbraio, con poco cibo e senza riscaldamenti. È partita per una vacanza insieme ad un’amica, abbandonandola tra le mura della loro casa.

La sua amica quando ha saputo l’accaduto, ha riferito alle forze dell’ordine di essere stata raggirata da Maria. Quest’ultima le aveva detto di aver lasciato la piccola a casa di un suo amico.

A trovare il corpo senza vita della bambina, è stata sua nonna, mamma di Maria. Era andata a trovare figlia e nipote, per il compleanno della piccola Kristina. Quando ha aperto la porta, però, si è ritrovata davanti agli occhi, una scena straziante.

La bambina giaceva a terra senza vita, nuda, in mezzo alla sporcizia. A distanza di tempo, Maria ha confessato: ha lasciato sua figlia da sola per andare in vacanza, ma non pensava e non voleva che morisse.

La nonna è rimasta sotto shock da quanto accaduto, dichiarando che sua figlia non le aveva mai chiesto aiuto e che le aveva sempre detto che andava tutto bene. Se lo avesse saputo sarebbe intervenuta e si sarebbe presa cura della sua nipotina: “ho capito che non conoscevo davvero mia figlia”.

La vicenda ha fatto il giro del mondo, lasciando dietro di sé tanta rabbia e tanta indignazione. Le persone si domandano come possa una madre abbandonare la propria figlia, per andare a divertirsi con un’amica, condannandola alla morte.

Le testate giornalistiche locali, hanno dichiarato che la bambina, per la fame, prima di spegnersi per sempre, aveva anche provato a mangiare una bottiglia di detersivo.

Maria era appena uscita dalla relazione con il suo compagno e dopo le perizie psichiatriche, è risultata essere sana. Adesso rischia fino a 20 anni di reclusione.