Sai riconoscere una discriminazione sessista?

Si parla di sessismo qualsiasi atteggiamento, disprezzo o pregiudizio che un sesso dimostra verso l’altro. Spesso non ce ne rendiamo conto ma un comportamento sessista può sfuggirci anche inconsciamente: Perché? Semplicemente perché siamo schiavi di un retaggio atavico.

Mujer en el trabajo controlada por su jefe sufriendo discriminación sexista

Ovunque si trovano persone sottovalutate, segregate o sfruttate, che siano donne o uomini, non importa, quello che importa è che si tratta di un male troppo diffuso, ormai radicato inesorabilmente nel nostro essere. Erroneamente si pensa che la discriminazione sessista sia rappresentazione di maschilismo, ed invece le cose non stanno proprio così.

Mujer sirviendo la comida a su marido

Spesso e volentieri sono proprio le donne a mantenere vitale questa discriminazione, basta ascoltare alcune affermazioni che fanno le donne quando si rivolgono ad un adolescente. Se incontrando un’amica con la figlia possono dire “ti sei fatta una bella ragazza”, in presenza di un maschio diranno ”ti sei fatto uomo!”.

Hombre pagando la cuenta de la comida

Anche la galanteria, sotto certi aspetti, può essere sessista. Un uomo che vi cede il passo all’entrata di un locale è veramente gentile, ma sapete da cosa nasce questa usanza? Ha un retaggio antico e si mandavano avanti le donne per, come dire, fare da apripista agli uomini. In tempo di guerra, in Francia, ad esempio, venivano mandate avanti le donne e gli uomini dietro, in fila indiana, attenti a posare i piedi dove li avevano messi le donne, per evitare qualche mina che poteva trovarsi a terra.

Anche i tedeschi non scherzano a galanteria e si racconta che il loro “prima le donne” derivi addirittura dalle tribù preistoriche. Quando si udiva il rumore di qualche animale selvatico, l’uomo si apprestava subito ad aprire l’accesso alla donna…e mandarla fuori dalla capanna per sapere quanto era pericoloso l’animale selvatico.

Mujer con la boca tapada

Insomma, dalla preistoria ad oggi non è cambiato molto e si nota anche nel lavoro, nello sport, nella politica questo retaggio atavico, ma non bisogna esagerare neppure nell’altro senso. Bisogna dire no allo sfruttamento, al maltrattamento, alla mancanza di pari opportunità, alla violenza, ma senza travisare le cose.  Non si deve perdere energia nelle piccole cose, bisogna lottare unite per le grandi.