Saman Abbas, i resti ossei non appartengono alla 18enne pakistana

Emersi nuovi elementi dagli esami sui resti ossei trovati a settembre in tre sacchi neri: non appartengono a Saman Abbas

È da poco arrivata una nuova notizia sul caso di Saman Abbas. I resti ossei ritrovati lo scorso settembre vicino a Novellara, dentro tre sacchi neri, non appartengono alla ragazza di 18 anni scomparsa.

Risultati resti ossei Saman Abbas

Tutte le analisi effettuate sui resti hanno rivelato che sono di origine animale. Secondo i medici con altissime probabilità appartengono ad un maiale o ad un cinghiale.

Erano stati gli inquirenti, lo scorso settembre, durante le ricerche della giovane pakistana, a trovare quei tre sacchi neri con dentro delle ossa. E subito si era pensato che appartenessero a Saman Abbas, scomparsa e con alte probabilità uccisa dalla sua famiglia per il rifiuto di un matrimonio combinato.

Un altro ritrovamento di un frammento osseo è avvenuto lo scorso gennaio a Lido Po di Boretto, ma le analisi sono ancora in corso.

Lo zio di Saman Abbas in carcere

Per l’omicidio di Saman Abbas è stato arrestato lo zio Danish Hasnain, che continua a negare di aver ucciso la nipote diciottenne. È accusato di sequestro di persona e omicidio aggravato da parentela con la vittima, premeditazione e futili motivi.

Risultati resti ossei Saman Abbas

Davanti al giudice ha dichiarato:

Non c’entro niente con l’omicidio di Saman, mi hanno incastrato.

Dopo due ore di interrogatorio, il giudice si è riservato sulla conferma della misura cautelare nei confronti dell’uomo.

Anche il suo legale si è pronunciato sulla questione. Le parole di Lalla Gherpelli:

Proprio in considerazione degli ottimi e affettuosi rapporti che aveva con la nipote ha ritenuto plausibile che si fosse allontanata volontariamente.

Risultati resti ossei Saman Abbas

Non solo, secondo l’avvocato il suo assistito sarebbe stato incastrato per motivi economici da parte del fratello, padre di Saman Abbas:

In Pakistan, infatti, i due fratelli sono comproprietari di un terreno che qualora lui fosse condannato spetterebbe di diritto a Shabbar.

Le indagini sono ancora in corso e che fine abbia fatto quella ragazza di 18 anni pakistana rimane ancora un mistero.