Sara Ben Salha, la ragazza “esca” ha trascorso il tempo nella cella davanti a quella di Alessia Pifferi: il racconto
Sara Ben Salha è stata arrestata e posta in isolamento di fronte ad Alessia Pifferi: la 20enne ha voluto raccontare le loro confidenze
Sara Ben Salha è una ragazza di 20 anni arrestata per aver fatto da esca ed aver attirato Akrem Ben Haj con la scusa di un appuntamento, ma è stato poi aggredito da Simba La Rue e la sua banda per vendetta.
La 20enne ha trascorso diversi giorni nel carcere di Milano, in una cella proprio davanti ad Alessia Pifferi, la madre 37enne che ha lasciato morire di stenti la piccola Diana.
Ora, Sara Ben Salha si trova agli arresti domiciliari ed ha voluto rilasciare un’intervista a La Repubblica, per descrivere la donna di cui oggi tutti parlano e verso la quale l’accanimento pubblico è davvero molto.
Entrambe nella zona di isolamento, l’una di fronte all’altra, si sono parlate e si sono confidate. La 20enne ha raccontato che la Pifferi è ben consapevole delle sue colpe e ciò che ha fatto la fa soffrire molto. Tutto il giorno piange e fissa il soffitto: “Non è un mostro ed è sola al mondo, la famiglia le ha voltato le spalle, il compagno è sparito, le alte detenute la odiano”. Sara Ben Salha ha provato tenerezza e pena per Alessia Pifferi e per questo le ha promesso che le scriverà.
Le accuse contro Sara Ben Salha
Nella stessa intervista con La Repubblica, la detenuta ha poi ammesso le sue colpe per quanto riguarda il reato per cui è stata accusata: “Ho fatto da esca per quel ragazzo, lo ammetto e gli chiedo scusa. Non mi aspettavo che lo avrebbero accoltellato, pensavo che volessero soltanto spaventarlo. Sono stata io un’ingenua a fidarmi della loro parola”.
Non è la prima persona che mostra vicinanza e solidarietà ad Alessia Pifferi. Il suo legale ha ricevuto diverse lettere scritte da persone che vogliono aiutare la madre della bimba morta di stenti. Persone che hanno compreso che la 37enne è sola, la sua famiglia non vuole avere più nulla a che fare con lei dopo ciò che ha fatto alla piccola Diana. E il suo compagno, dal giorno dell’arresto, si è reso irreperibile. La Pifferi ha sempre mentito a tutti loro ed ha lasciato morire una bimba di soli 18 mesi per vivere la sua vita da “donna libera”.