Sara Festa, mamma morta dopo il parto insieme alla sua bambina: condannati 3 medici

La Procura ha chiesto la condanna di 3 medici, per la morte di Sara Festa e della piccola Giorgia: la vicenda risale al 2017

Nuovi aggiornamenti sul caso di Sara Festa, la madre morta il 23 luglio del 2017 dopo aver dato alla luce la sua bambina Giorgia. Anche quest’ultima è nata senza vita. Sono stati condannati i medici dell’ospedale di Moncalieri, che hanno dimesso la donna nonostante soffrisse di preeclampsia.

Condanna per tre medici accusati della morte di Sara Festa

Il pm Vincenzo Pacileo, durante la sentenza, ha chiesto la condanna per il primario Pier Luigi Montironi, per la ginecologa Stella Sacchi e il medico del pronto soccorso Samer Moghrabi.

Le ecografie della piccola Giorgia, mostravano una bimba sana e in salute. Anche il suo corpicino senza vita, era quello di una bimba completamente formata che pesava 1 chilo e 748 grammi. Ma invece è morta, secondo quanto hanno stabilito i medici, per un distacco della placenta. La Procura crede che questo distacco sia stato causato proprio dalla preeclampsia (o gestosi), che è anche la causa della morte di Sara Festa.

Condanna per tre medici accusati della morte di Sara Festa

Era a 32 settimane di gravidanza. Se fosse stata controllata in ospedale il distacco di placenta non si sarebbe verificato. Aveva la pressione alta che rispondeva alle terapie, ma poi aveva derive e picchi. Vi fu quindi imprudenza nelle dimissioni perché la sua pressione non si era stabilizzata: c’erano stati picchi allarmanti. Se fosse rimasta ricoverata, il monitoraggio sarebbe stato costante: madre e figlia si sarebbero salvate.

Le perizie sul cuore di Sara Festa

I legali della difesa non la pensano però allo stesso modo e sono certi che nessuno avrebbe potuto fare nulla per salvare Sara Festa: “Aveva una malformazione cardiaca congenita”.

Condanna per tre medici accusati della morte di Sara Festa

Nel corso del tempo, sono state effettuate diverse perizie sul cuore della vittima, poiché era inizialmente emerso che la donna aveva la valvola cardiaca tricuspide anziché bicuspide. La famiglia ha sempre sostenuto che nessuno ha mai evidenziato tale diagnosi.

Oggi, a distanza di quattro anni dalla morte di mamma e figlia, la Procura ha chiesto la condanna per tre sanitari. Il pm è certo che Sara soffrisse di gestosi e che il team ospedaliero ha sottovalutato la sua situazione. Situazione che ha portato alla sua morte e a quella della piccola Giorgia.