Scarcerazione Giovanni Brusca: le parole della madre di Giuseppe Di Matteo
Giovanni Brusca scarcerato dopo 25 anni di reclusione nel carcere di Rebibbia: la reazione della madre di Giuseppe di Matteo
Tanta la rabbia sul web dopo la notizia della scarcerazione di Giovanni Brusca, ex boss di San Giuseppe Jato e ex membro di rilievo di Cosa Nostra. Dopo 25 anni di reclusione, l’uomo accusato di numerosi omicidi, è uscito da Rebibbia e continuerà la sua vita sotto protezione.
Tra i reati, tutti ricordano l’omicidio del piccolo Giuseppe Di Matteo, prima rapito e poi ucciso e sciolto nell’acido. Brusca aveva confessato di esserne il responsabile:
Ho ucciso Giovanni Falcone. Ma non era la prima volta: avevo già adoperato l’auto bomba per uccidere il giudice Rocco Chinnici e gli uomini della sua scorta. Sono responsabile del sequestro e della morte del piccolo Giuseppe Di Matteo, che aveva tredici anni quando fu rapito e quindici quando fu ammazzato. Ho commesso e ordinato personalmente oltre centocinquanta delitti. Ancora oggi non riesco a ricordare tutti, uno per uno, i nomi di quelli che ho ucciso. Molti più di cento, di sicuro meno di duecento.
Giuseppe di Matteo era il figlio di Santino di Matteo, ex mafioso e collaboratore di giustizia. Il 23 novembre del 1993, il 13enne venne rapito su ordine di Brusca. Il gruppo di mafiosi travestiti da poliziotti fece credere al ragazzino di poter rivedere suo padre, da anni lontano dalla famiglia perché tenuto sotto protezione.
Da quel momento arrivarono le minacce alla famiglia. Il bambino fu rapito perché suo padre avrebbe dovuto chiudere la bocca. Nel 1995, Giuseppe fu rinchiuso in un vano sotto un pavimento, dove rimase per 180 giorni, fino al giorno del suo strangolamento. Il corpo non fu mai ritrovato, poiché venne sciolto nell’acido.
Le parole della mamma di Giuseppe di Matteo dopo la scarcerazione di Giovanni Brusca
Non possiamo assolutamente accettare tutto questo. Rispettiamo chiaramente le decisioni dell’autorità giudiziaria, ma come mamma di Giuseppe, insieme con mio figlio Nicola, non lo possiamo assolutamente accettare.
Queste le parole di una madre, dopo che ha saputo che l‘assassino di suo figlio è stato scarcerato.
Anche il papà, Santino di Matteo, ha commentato la notizia:
Lo Stato si è fatto fregare, quello non è umano. U verru, cioè il maiale, come chiamavano Brusca, conosceva Giuseppe, mio figlio, da bambino. Ci giocava insieme con la play station. Eppure l’ha fatto sciogliere nell’acido. Mi auguro di non incontrarlo mai, come chiedo al Signore. Se dovesse succedere, non so che cosa potrebbe accadere.