Sciacca, bimba di 10 anni muore per aneurisma: donati organi

Sciacca, una bambina di 10 anni è morta in seguito ad un aneurisma cerebrale. Si chiamava Carola Benedetta Catanzaro, i suoi organi verranno donati.

Sciacca, una bambina di 10 anni è morta in seguito ad un aneurisma cerebrale. Si chiamava Carola Benedetta Catanzaro, i suoi organi verranno donati.

La mia principessa è andata in paradiso, ma grazie a lei vivranno altri bambini“, queste le parole della mamma della bimba di 10 anni colpita da un aneurisma cerebrale ricoverata d’urgenza presso l’ospedale Di Cristina a Palermo.

La sua morte è avvenuta ieri a Sciacca in provincia di Agrigento. È tanto il dolore della famiglia per la perdita della piccola Carola, ma allo stesso tempo, i genitori hanno deciso di donare i suoi organi che potranno garantire un futuro migliore ad altri bambini in difficoltà. Quello che purtroppo Carola non ha avuto.

Nell’immane dolore, questa loro decisione dimostra un amore incredibile.

L’operazione sarà svolta dai medici dell’ospedale Di Cristina dove la bimba era ricoverata. Due giorni fa Carola Benedetta si è sentita male ed è stato necessario il ricovero in ospedale. I medici le hanno diagnosticato un aneurisma cerebrale, la piccola ha lottato per circa 48 ore tra la vita e la morte ma purtroppo non ce l’ha fatta.

Ieri, 15 novembre, il cuore di Carola ha smesso di battere. Solo tra poche settimane avrebbe compiuto 10 anni. Una notizia che ha sconvolto l’intera città di Sciacca e non solo.

La mamma della bimba ha inviato nel gruppo di WhatsApp delle mamme dei piccoli che frequentavano con lei la quinta elementare del primo circolo didattico “Giovanni XXIII“, questo messaggio:

La mia principessa è andata in paradiso, ma grazie a lei vivranno altri bambini“.

Una delle insegnanti di Carola ha espresso il suo dolore e quello di tutti, affermando: “Siamo distrutti, era un’alunna speciale, attenta e generosa, che aiutava sempre i compagni in difficoltà, con questo gesto i suoi genitori ci hanno dimostrato che non era un caso che la bambina avesse questo carattere“.