Scomparve 10 anni fa e da allora Guerrina Piscaglia non ha più fatto ritorno a casa. Tutti ricordano la sua storia e chi è l’uomo arrestato. Il marito oggi torna a rompere il silenzio così

"Voglio una tomba su cui pregare per mia moglie": il dolore del marito di Guerrina Piscaglia, a 10 anni dalla sua scomparsa

A 10 anni di distanza dalla scomparsa di Guerrina Piscaglia, il corpo dell’allora 49enne, per il cui assassinio è finito in carcere l’ex parroco di Ca’ Raffaello, Gratien Alabi, non è ancora stato ritrovato. Oggi il marito della donna, intervistato dal Corriere della Sera, ha raccontato il suo desiderio di poter avere una tomba su cui pregare e ribadisce la sua volontà di giustizia, che a detta sua, ad oggi, ancora non è stata piena.

Delitto Guerrina Piscaglia

Era il primo maggio del 2014 quando Guerrina Piscaglia, una donna di 49 anni di Badia Tedalda, un piccolissimo comune in provincia di Arezzo, spariva nel nulla. Quello è stato l’ultimo giorno in cui i suoi familiari l’hanno vista. Poi, di lei, più nessuna notizia, telefonata, traccia.

Le indagini si concentrarono su Gratien Alabi, conosciuto da tutti a Ca’ Raffaello come Padre Graziano. Tra lui e la scomparsa a quanto pare c’era una relazione segreta e fu subito accusato di essere il responsabile del suo rapimento prima, e del suo omicidio e occultamento di cadavere poi.

Delitto Guerrina Piscaglia

L’ex parroco inizialmente aveva negato la relazione, salvo poi confessarla, ma si è invece sempre dichiarato innocente per quanto riguarda la triste fine che è stata ipotizzata prima e accertata poi per Guerrina. In primo grado Alabi era stato condannato a 27 anni di carcere, scesi poi a 25 anni in appello e confermati in Cassazione. Attualmente si trova rinchiuso nel carcere milanese di Opera.

Lo scorso primo maggio è ricorso il decimo anniversario della scomparsa di Guerrina e suo marito, Mirko Alessandrino, ha rilasciato un’intervista al Corriere della Sera tornando a parlare dell’episodio che ha cambiato per sempre la sua vita.

Il dolore del marito di Guerrina Piscaglia

Delitto Guerrina Piscaglia

Ad oggi come detto il corpo di Guerrina non è ancora stato ritrovato e Mirko ha espresso il desiderio di poter avere, un giorno, una tomba su cui pregare per sua moglie. Ha poi parlato del processo civile che è ancora in atto per ottenere giustizia.

Secondo l’uomo è dovuto, a lui e alla sua famiglia, un risarcimento di oltre un milione di euro che dovrebbe gravare non solo sul responsabile diretto, ma anche sull’istituzione. Ecco le sue parole:

Padre Graziano aveva da tempo una relazione morbosa con Guerrina. Uno strano amore, perché frequentava continuamente prostitute. I vertici religiosi sapevano quale fosse la sua natura. Noi abbiamo chiesto i danni all’omicida, come responsabile diretto. E allo stesso tempo abbiamo fatto causa alla diocesi di Arezzo-Cortona Sansepolcro e all’Ordine dei padri Premostratensi a Roma, perché sono stati loro a dare l’incarico a quel prete e gli hanno affidato una funzione liturgica. Dunque, come recita la giurisprudenza, se il delitto si è consumato nell’esercizio delle funzioni, paga anche l’istituzione. È accaduto anche sulle violenza nei confronti dei minori. A risarcire le vittime sono stati il responsabile e l’istituzione a cui ha appartenuto.