Scoppia un incendio in una casa: morti tre bambini molto piccoli. Dove e cos’è successo

Incendio devastante a Cakovec, Croazia, causa la morte di tre bambini di età compresa tra quattro e otto anni, mentre i genitori riescono a salvarsi. Indagini in corso.

Un tragico incendio ha colpito la città di Cakovec, in Croazia, portando alla morte di tre bambini. L’incidente, avvenuto in un quartiere Rom, ha suscitato shock e dolore nella comunità locale. Le vittime, di età compresa tra i quattro e gli otto anni, erano in casa quando sono scoppiate le fiamme. Fortunatamente, i genitori, di 25 e 29 anni, sono riusciti a mettersi in salvo, ma la perdita dei piccoli è stata devastante.

Dettagli dell’incendio a Cakovec

Il drammatico evento è avvenuto il 6 marzo 2025, intorno alle 22.30. Le fiamme si sono propagate rapidamente nell’abitazione, situata nel distretto di Kursanec, dove i bambini si trovavano nella soffitta, recentemente ristrutturata. Le cause dell’incendio sono ancora oggetto di indagine, ma le autorità stanno cercando di ricostruire quanto accaduto. La rapidità con cui il fuoco ha avvolto la casa ha impedito ai minori di trovare una via di fuga.

La giovane madre di 25 anni e un altro bambino, che hanno riportato lievi ferite, sono stati in grado di evacuare l’edificio, insieme a un uomo di 29 anni, che era presente in casa al momento dell’incidente. I due adulti erano gli unici responsabili della supervisione dei bambini, che vivevano insieme in quella che è stata definita una situazione di vulnerabilità sociale.

Cakovec, una città della Croazia settentrionale, ha una popolazione rom che, secondo stime ufficiali, conta circa 18mila persone, ma si ritiene che il numero reale possa essere tra le 30mila e le 40mila. La comunità rom affronta frequentemente sfide significative riguardo all’integrazione sociale e alle condizioni di vita, spesso confinati in zone meno sviluppate delle città.

Impatto sociale e iniziative governative

Il governo croato ha adottato nel 2021 un “Piano nazionale per l’inclusione dei Rom”, con l’obiettivo di migliorare l’integrazione della comunità nella società. Questo programma ha una durata prevista di sei anni, ma i risultati finora sono stati limitati. Nonostante gli sforzi, molte famiglie rom continuano a vivere in condizioni di precarietà, spesso in abitazioni che presentano gravi carenze dal punto di vista della sicurezza.

Il tragico destino dei tre bambini deceduti nell’incendio di Cakovec è emblematico delle difficoltà che affrontano molte famiglie rom in Croazia. Le condizioni di vita e la mancanza di risorse adeguate rendono queste comunità particolarmente vulnerabili a eventi catastrofici come incendi e altre emergenze. La speranza è che, attraverso politiche più efficaci e un vero impegno per l’inclusione, si possano prevenire simili tragedie in futuro.

Indagini sull’incendio e le conseguenze legali

Dopo l’estinzione dell’incendio, i vigili del fuoco hanno avviato un’ispezione dell’abitazione distrutta e hanno scoperto i corpi carbonizzati dei tre bambini. Questo drammatico ritrovamento ha portato all’apertura di un fascicolo di indagine, finalizzato a chiarire le dinamiche dell’incidente e a identificare eventuali responsabilità. Le autorità locali sono impegnate a fare luce su quanto accaduto e a garantire che simili eventi non si ripetano.

La tragedia ha sollevato interrogativi sulla sicurezza delle abitazioni nelle comunità svantaggiate e sulla necessità di interventi per migliorare le condizioni di vita delle famiglie. La speranza è che questa situazione tragica possa servire da monito per un’azione più incisiva a favore della sicurezza e dell’inclusione sociale delle comunità rom in Croazia.