Seydou Diallo perde la vita in strada alla stazione di Genova: aveva problemi di alcolismo

Aveva divorziato da poco dalla moglie ed era in strada con problemi di alcolismo. Seydou Diallo perde la vita a causa del freddo davanti alla stazione di Genova.

Aveva problemi di alcolismo e viveva in strada, anche dopo aver divorziato dalla moglie. Era arrivato in Italia negli anni Ottanta e in molti lo conoscevano nella città ligure. Seydou Diallo perde la vita in strada di fronte alla stazione di Genova. La sua storia sta facendo il giro dell’Italia, una storia di solitudine e povertà.

Seydou Diallo

Seydou Diallo era nato in Senegal. Aveva una laurea, presa a Dakar. Nella sua vita aveva girato tutto il mondo e aveva anche ottenuto un master a Parigi. Ed è morto di freddo a 62 anni, davanti alla stazione di Genova. Viveva ormai in strada.

L’uomo aveva anche lavorato negli States e aveva spesso cambiato casa. Negli ultimi tempi viveva come senzatetto e ha perso la vita da solo nella notte tra lunedì 4 e martedì 5 dicembre, in una delle nottata più fredde degli ultimi tempi. Lottava contro una dipendenza da alcolismo che lo ha portato via anche dall’affetto dei suoi cari.

La Caritas diocesana ha dato la notizia della sua scomparsa. Fino ad allora non si sapeva molto dell’uomo senegalese. Aveva anche una moglie e una famiglia d’origine, che da un anno si chiedeva dove si trovasse, non avendo più sue notizie.

La moglie dell’uomo di 62 anni ha ricevuto la notizia di dove si trovava quando ormai era troppo tardi. Nemmeno le autorità conoscevano la sua famiglia di origine. E ora la donna chiede perché nessuno le ha fatto sapere niente: erano separati, ma avrebbe potuto aiutarlo.

Seydou Diallo moglie

Addio Seydou Diallo, deceduto per il freddo davanti alla stazione di Genova: un dramma della solitudine

La coppia aveva lavorato come coordinatori di progetti per diverse ONG in paesi africani. Il 62enne si era anche occupato della formazione scolastica dei bambini. La famiglia d’origine era ricca, come racconta la moglie.

Era una famiglia ricca. Suo fratello è il terzo uomo più ricco del Senegal ed è a capo della principale azienda chimica del Paese. Spesso inviava denaro al fratello in Italia.