Si tuffa per salvare il cane ma finisce in tragedia, non c’è stato nulla da fare: dove e cosa è successo 

Un uomo di 63 anni è annegato nel torrente Cormôr mentre tentava di salvare il suo cane, il cui corpo è stato ritrovato dopo quasi 24 ore di ricerche

Un tragico incidente ha colpito la provincia di Udine, dove un uomo ha perso la vita dopo essersi tuffato nel torrente Cormôr per salvare il suo cane. L’uomo, Gianfranco B., 63 anni, è stato trovato senza vita quasi 24 ore dopo il suo gesto eroico. La situazione si è rivelata fatale, e il corpo è stato recuperato dai vigili del fuoco in un’operazione di ricerca che ha coinvolto diversi mezzi e squadre di soccorso.

La tragedia nel torrente Cormôr

Il drammatico evento è avvenuto nel pomeriggio di sabato 24 maggio. Gianfranco si era lanciato nelle acque del torrente Cormôr, situato in località San Gervasio del comune di Carlino, per soccorrere il suo cane che si trovava in difficoltà. Il torrente, noto per la sua corrente forte e pericolosa, ha immediatamente trascinato via entrambi. Dopo che l’allerta è stata lanciata, le squadre di soccorso hanno avviato le ricerche, utilizzando anche droni e un elicottero per cercare di localizzare l’uomo e il suo animale.

Le operazioni di ricerca sono state complesse e si sono protratte per diverse ore. La situazione è stata aggravata dalla difficoltà di accesso all’area e dalla forza della corrente. I vigili del fuoco, impegnati in un’operazione coordinata, sono riusciti a svuotare parte del corso d’acqua, il che ha facilitato la scoperta del corpo di Baldin. Il corpo è stato rinvenuto a circa 30 metri di distanza dal punto in cui era stato visto per l’ultima volta.

Il ritrovamento del corpo e il cordoglio della comunità

Il ritrovamento del corpo di Gianfranco è avvenuto nella giornata di domenica 25 maggio. La notizia ha suscitato grande dolore e tristezza nella comunità locale, colpita da questa tragica perdita. Era un uomo conosciuto e rispettato, e la sua azione, sebbene fatale, è stata vista come un gesto di grande amore verso il suo amico a quattro zampe.

Le ricerche hanno coinvolto non solo i vigili del fuoco, ma anche la polizia e diversi volontari del luogo, dimostrando la solidarietà e l’unità della comunità in un momento di crisi. La tragedia ha messo in evidenza i rischi legati alle acque tumultuose e la necessità di prestare attenzione quando si è in prossimità di tali ambienti naturali. La famiglia di Baldin e la comunità continuano a piangere la sua perdita, ricordando l’uomo non solo per il suo gesto eroico, ma anche per la sua gentilezza e il suo affetto verso gli animali.

Il tragico epilogo di questa vicenda rappresenta una lezione importante per tutti riguardo ai pericoli che possono nascondersi nei nostri corsi d’acqua e il valore della prudenza, anche quando si agisce con le migliori intenzioni.