Sibora Gagani, la mamma spera che il corpo trovato nel muro della casa dell’ex non sia il suo
Anche se i dubbi sono pochi, lei ci spera
Sul ritrovamento del presunto corpo di Sibora Gagani la mamma della ragazza, scomparsa ormai molti anni fa, ancora spera che non sia il suo. Anche se non ci sarebbero dubbi dopo che gli inquirenti spagnoli hanno rinvenuto una cassa di legno con dentro il corpo di una donna tra due pareti della casa del suo ex compagno. L’uomo è già in cella per aver tolto la vita all’attuale compagna. Da quel delitto sono scaturite le indagini che hanno portato a questa svolta.
Per prima cosa voglio riportare mia figlia a casa e poi voglio che sia fatta giustizia.
Queste le parole della mamma della giovane ragazza italoalbanese scomparsa nel nulla nel luglio del 2014. La donna non riesce a non piangere mentre parla di quanto accaduto nove anni fa alla figlia. Aveva solo 22 anni all’epoca ed era da tre anni che andava d’estate a lavorare in Spagna con quel ragazzo, per fare le stagioni estive. Quella volta, però, non ha più fatto ritorno a casa.
Marco Gaio Romeo oggi ha 45 anni e si trova in cella con l’accusa di aver tolto la vita all’ex compagna, dalla quale ha avuto un figlio. La polizia lo ha fermato a maggio scorso. Davanti agli inquirenti avrebbe anche confessato informalmente del decesso di Sibora, indicando il luogo dove aveva nascosto il corpo.
Gli inquirenti spagnoli hanno fatto partire le indagini, anche se l’uomo ha poi ritrattato le sue dichiarazioni. Ed effettivamente un corpo è stato trovato.
Sibora Gagani, la mamma in lacrime ricorda la figlia scomparsa nel nulla a luglio del 2014
Mi chiamò lui il 7 luglio del 2014 per chiedermi se Sibora fosse tornata a me in Italia. Risposi di no e lui mi disse che avevano litigato ed era andata via di casa da due giorni. Io subito pensai al peggio, gli chiesi più volte se per caso fosse successo qualcosa, anche per sbaglio, magari era caduta e aveva sbattuto la testa. Lui disse no, no, no.
Mi disse che l’avevano vista alla fermata di un pullman diretto in Argentina, poi che litigava in spiaggia con un ragazzo di colore. Che aveva stampato foto segnaletiche di Sibora e che la polizia la stava cercando. Invece dopo tre mesi il caso fu chiuso.