Silvio Perazzi, il padre ex compagna di Massimo Sebastiani, arrestato nella notte
Nella nottata è stato arrestato Silvio Perazzi, il padre ex compagna di Massimo Sebastiani con l'accusa di favoreggiamento; ecco cosa sta succedendo
Dopo l’arresto di Massimo Sebastiani e il ritrovamento del corpo di Elisa Pomarelli, durante la notte i carabinieri hanno arrestato anche Silvio Perazzi, il padre dell’ex compagna dell’uomo. La sua posizione era già al vaglio degli inquirenti e oggi il Comando Provinciale dei Carabinieri di Piacenza ha reso noto che Silvio Perazzi è stato arrestato in flagranza di reato di favoreggiamento personale.
Sabato 7 settembre 2019 Massimo Sebastiani è stato trovato e arrestato per omicidio e occultamento di cadavere. Poco dopo è stato ritrovato anche il corpo di Elisa Pomarelli che il tornitore 45enne aveva seppellito non molto lontano dalla casa di Silvio Perazzi, in un fossato di campagna, in un luogo particolarmente impervio, ai piedi del monte Moria, poco sopra Veleia, nel comune di Lugagnano.
Il ricupero è stato reso possibile grazie all’intervento intervento del Nucleo Saf dei vigili del fuoco di Piacenza. Sul posto sono intervenuti anche i colleghi di Fiorenzuola.
Quando i carabinieri di Carpaneto hanno fermato Massimo Sebastiani, l’uomo avrebbe detto di aver litigato con Elisa dopo pranzo e di averla lasciata sola mentre faceva l’autostop ma poco dopo è crollato e ha confessato di averla ammazzata e ha portato gli inquirenti sul posto dove aveva seppellito il corpo.
Ecco cosa hanno detto le forze dell’ordine:
“È pentito, si è reso conto di quello che ha fatto ed è stato collaborativo”.
Silvio Perazzi è accusato di favoreggiamento perché pare sia stato lui a dare le chiavi della sua seconda casa a Massimo Sebastiani e di aver coperto in seguito la sua fuga. Infatti, il corpo di Elisa Pomarelli è stato trovato nel Comune di Gropparello, a pochi metri dalla villa di proprietà di Silvio Perazzi.
Domenica pomeriggio, dopo aver ammazzato Elisa Pomarelli, Massimo Sebastiani di sarebbe recato da Silvio Perazzi per bere insieme un “veloce bicchiere di vino”. Si era trattato, probabilmente, di un tentativo di costruirsi un alibi.