Stephan, morto alle Terme di Cretone: parla il bagnino che ha avviato la pulizia della vasca
Il bagnino di 18 anni, tra gli indagati per la morte del piccolo Stephan, ha rilasciato le sue dichiarazioni: "Non c'era nessuno in vasca"
Continuano le indagini sul decesso del piccolo Stephan, il bimbo di 8 anni che ha perso la vita in una delle piscine delle Terme di Cretone. È stato risucchiato dal tubo di scarico della vasca, dopo che uno dei bagnini ha attivato il processo di pulizia.
Quando il padre del minore e gli altri ospiti si sono resi conto che era sott’acqua, si sono gettati nel tentativo di salvarlo. Ma Stephan era incastrato e non sono riusciti a riportarlo a galla. Il minore è stato recuperato, ormai privo di vita, dopo circa due ore, dai sommozzatori dei vigili del fuoco del nucleo di Roma. L’autopsia ha confermato il decesso per annegamento, le fratture individuate sul corpicino sarebbero state provocate successivamente.
Sono quattro le persone finite nel registro degli indagati. Tra questi un bagnino di 18 anni, uno dei primi a tuffarsi per salvarlo e colui che è accusato di aver azionato il processo di pulizia della piscina, mentre gli ospiti erano ancora all’interno delle Terme di Cretone.
Le parole del bagnino che si è tuffato per salvare Stephan
Il ragazzo, difeso dall’avvocato Alessandro Palombi, ha fatto sapere la sua versione dei fatti.
Quando ho dato l’ok per azionare lo strumento in piscina non c’era nessuno. Tutte le persone erano al bar o comunque fuori dai cordoni di protezione. Probabilmente per velocizzare i tempi, la griglia di protezione non veniva usata. Avrebbe, ovviamente, rallentato lo svuotamento. E invece entro le 20 bisognava chiudere, perché non venivano pagati gli straordinari.
Difeso dal suo legale, il ragazzo di 18 anni ha dichiarato di non aver mai visto nessuna grata di protezione davanti al tubo di scarico e di aver azionato il processo di pulizia mentre gli ospiti erano ancora presenti, perché la struttura doveva chiudere entro le 20. Questo è uno dei punti che le forze dell’ordine stanno cercando di chiarire. È possibile pulire le piscine mentre gli ospiti sono ancora presenti? Davanti a un tubo di scarico è prevista una grata di protezione? Il piccolo Stephan si trovava già in piscina oppure è entrato in un secondo momento?
Il legale del bagnino ci ha tenuto a precisare che:
La posizione del mio assistito è marginale, essendo un addetto all’assistenza ai bagnanti, che si limitava a svolgere i compiti che gli venivano assegnati. È sua intenzione, chiarire al più presto la sua posizione rendendo dichiarazioni alla Procura.