Strage di Fidene: Elisabetta Silenzi ha salvato tutti gli altri bloccando il killer
Elisabetta Silenzi si è gettata per prima sul killer nel tentativo di fermarlo
Elisabetta Silenzi è stata la prima a gettarsi su Claudio Campiti, per evitare il peggio. Ed è deceduta nel tentativo di salvare tutti gli altri. Emergono nuovi dettagli da quanto accaduto a Fidene, a Roma, durante la riunione del consorzio che gestisce le ville della zona. Lei ha provato a fermare quell’uomo arrivato al gazebo con l’intenzione di vendicarsi.
La donna, quando ha visto entrare Claudio Campiti con una pistola in mano, durante la riunione del consorzio Valle Verde, si è gettata contro l’uomo, evitando che altre persone potessero perdere la vita. Come ha raccontato un testimone, che poi ha tolto l’arma all’uomo..
Al Messaggero questa persona ha raccontato i momenti della sparatoria in cui tre donne hanno perso la vita. Mentre Campiti era di spalle, Elisabetta gli si sarebbe gettata addosso, nel tentativo di disarmarlo e fermare la sua follia.
Senza di lei non so se ce l’avremmo fatta. Ci sarebbero state altre vittime. Gli si è gettata addosso. Lui si si è girato e l’ha uccisa subito dopo Silvio Paganini si è lanciato su di lui. A quel punto, un po’ tutti si sono gettati su di lui per bloccarlo, ma è stata lei a fare la parte più grossa, sacrificando la sua vita ci ha salvati.
Queste le parole del testimone che non ha dubbi sul fatto che Elisabetta Silenzi, grazie al suo coraggio e al suo sacrificio, ha permesso che gli altri si salvassero.
Elisabetta Silenzi si sarebbe sacrificata per salvare le altre persone presenti alla riunione
L’uomo era entrato nel gazebo del bar di via Monte Giberto, durante la riunione di condominio del consorzio, con l’intento di premere quel grilletto.
I colpi hanno ragginto prima Sabina Sperandio, poi Nicoletta Golisano e Bruna Marelli, presidente grave in ospedale. Infine, Elisabetta Silenzi. Altre due persone sono ricoverate.