Stromboli, l’Ingv lancia l’allarme

Il direttore dell'Ingv ha espresso grande preoccupazione per quanto riguarda lo Stromboli ed ha lanciato l'allarme. Ecco cosa sta succedendo...

L’ Ingv ha lanciato l’allarme sullo Stromboli. Il direttore dell’ Osservatorio dell’ Instituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia , Eugenio Privitera, ha espresso grande preoccupazione per quanto riguarda il vulcano siciliano.

Il vulcano Stromboli continua la sua attività eruttiva e sabato intorno alle 23.35, è stato avvertito un terremoto di magnitudo 3.5 sulle isole Eolie.

Sul sito ufficiale ha pubblicato un video spiegando che, dopo l’ esplosione dello scorso luglio, il vulcano attivo nelle isole Eolie è rimasto in stato di apparente instabilità, “con esplosioni di ampiezza media o alta nei crateri sommitali”.

Ricordiamo che l’esplosione avvenuta il 3 luglio è stata tra le più forti registrate dal 1985, ovvero da quando è attivo il sistema di monitoraggio del vulcano. Gli esperti in vulcanologia non hanno escluso altre esplosioni di questo genere in futuro perché lo Stromboli è un vulcano sempre attivo, quindi rimane sempre il rischio vulcanico costante.

Dall’ esplosione del 3 luglio si sono susseguite delle piccole colate laviche “per trabocco sulla parte medio-alta della sciara del fuoco”.

Sono state registrate anche delle piccole frane e i blocchi incandescenti sono finiti in mare”. Questo tipo di esplosione viene definito “parossitica”.

Proprio per questo motivo, Eugenio Privitera ha spiegato: ” Vi è una piccola deformazione del suolo che è possibile riconoscere a posteriori e vedremo in futuro se potrà essere un precursore utile, anche se per una brevissima allerta “.

Essendo un vulcano attivo si ha un rischio vulcanico sempre costante, “dovuto non solo all’attività esplosiva dei crateri sommitali, ma anche alla possibilità che possa franare la sciara del fuoco e come conseguenza vi sia uno tsunami sulle coste dell’isola”.

Però ha voluto tranquillizzare tutti affermando: “Attraverso lo studio di questi fenomeni e l’analisi della loro evoluzione nel tempo, è possibile capire in anticipo se si sta approssimando un’eruzione”.

Privitera conclude: “L’ isola comunque è bellissima. Godiamocela, tenendo però sempre in mente che c’è un rischio vulcanico da considerare”.