Crema, nuova svolta sulla scomparsa di Sabrina Beccalli: l’ipotesi della Procura
Crema, nuova svolta nel caso di Sabrina Beccalli, l'ipotesi della procura: la giovane mamma di 39 anni è scomparsa da sabato 15 agosto
I resti trovati nell’auto carbonizzata, di Sabrina Beccalli, potrebbero appartenere proprio a lei: questa la è nuova svolta su questa misteriosa scomparsa. In un primo momento a sostenerlo era solo il legale di Alessandro Pasini, l’uomo accusato di omicidio. Però ora è anche la Procura di Cremona, che ha quindi disposto di riesaminarli.
Il dramma di questa donna, è iniziato sabato 15 agosto. Ha accompagnato il figlio di 15 anni, Omar, a casa di alcuni amici. Con la promessa che sarebbe tornato a prenderlo poche ore dopo.
Da quel momento di Sabrina Beccalli, si sono perse tutte le tracce. Nella notte tra sabato e domenica, la sua Fiat Panda è stata trovata carbonizzata a Vergonzana, una frazione di Crema.
Gli agenti arrivati sul posto, hanno provato a rintracciare la mamma, ma visto che tutti i loro tentativi sono risultati vani, hanno deciso di allertare i familiari. Da quel momento ne hanno denunciato la scomparsa.
All’interno dell’auto della donna, gli inquirenti hanno trovato dei resti, che secondo 2 diversi veterinari, appartenevano proprio ad un cane. Dalle telecamere della zona, le forze dell’ordine hanno scoperto che alla guida della macchina c’era un uomo, amico della vittima, Alessandro Pasini.
Il ragazzo è stato subito arrestato con l’accusa di omicidio volontario e distruzione di cadavere. Durante l’interrogatorio, ha raccontato che nella serata ha incontrato l’amica e sono andati nella casa della sua ex fidanzata. Hanno fatto uso di sostanze stupefacenti. Alla fine si sono addormentati e quando si è svegliato, l’ha trovata ormai senza vita.
Svolta nella scomparsa di Sabrina Beccalli: l’ipotesi della Procura
L’accusato inoltre ha dichiarato di essersi spaventato. Per questo ha detto di aver preso l’auto e di averla bruciata, con all’interno il corpo della donna. Gli inquirenti in un primo momento non hanno creduto a questa versione. Però adesso è anche la Procura che non esclude questa possibilità.
Il legale di Alessandro Pasini, Paolo Sperolini, sostiene che quelle ossa potrebbero essere quelle di Sabrina. Per questo il procuratore della Repubblica Roberto Pellicano, ha chiesto al medico legale Cristina Cattaneo la disponibilità di riesaminarle. Si dovrebbe quindi procedere con l’esame del Dna.
Secondo l’avvocato dell’uomo, che ha fatto esaminare le foto da un “consulente di massimo livello”, tra quei resti c’era un osso che potrebbe appartenere ad un essere umano.