Terremoto Mugello, estesa la zona rossa: 600 sfollati
Dopo il terremoto di magnitudo 4.5 che ha colpito la zona vicino a Firenze, è salito a 600 il numero delle persone sfollate e si è estesa la zona rossa.
Dopo il terremoto di magnitudo 4.5 che ha colpito la zona di Mugello vicino a Firenze, è salito a 600 il numero delle persone sfollate e si è estesa la zona rossa.
Molte persone in questi giorni hanno dovuto lasciare le loro case a causa del terremoto avvenuto nella notte tra l’8 e il 9 dicembre di magnitudo 4.5 che ha causato tanta paura in tutta l’area della città metropolitana ed ha causato danni ai Comuni più vicini all’epicentro.
Il consigliere delegato della protezione civile della città metropolitana di Firenze, Massimo Fratini, ha voluto fare il punto della situazione a Radio Toscana ed ha spiegato che erano 236 cittadini censiti come sfollati fino alle 17 di ieri lunedì 9 dicembre, ma adesso si sono aggiunte altre 150 famiglie che nella serata di ieri hanno dovuto lasciare le proprie case che sono ancora da controllare.
I Vigili del Fuoco hanno deciso di estendere la zona rossa di Barberino di Mugello.
“Intorno all’ora di cena, in seguito a nuove e importante verifiche tecniche, si è deciso di chiudere altre vie cittadine”, ha spiegato il consigliere delegato della Protezione Civile. I Vigili del Fuoco si sono resi conto che non potevano fare tutte le verifiche che avevamo ipotizzato, così hanno voluto estendere la zona rossa ed hanno fatto evacuare le persone per farle dormire fuori.
“Alla fine – ha spiegato ancora – altre 150 famiglie, pari a circa 380 persone, sono state fatte uscire di casa quindi ci siamo trovati a dover gestire un potenziale carico di 236 sfollati censiti più altri 380 residenti, più coloro che avevano paura di rientrare in casa, pur non avendo avuto danni”.
Continuano i controlli dopo il terremoto di magnitudo 4.5, Fratini ha spiegato che è stato davvero uno sforzo fare tutto. Ecco le sue parole:
“Devo dire che noi abbiamo un sistema di protezione civile e di volontariato veramente eccezionale, perché ci siamo attivati in modo veramente meraviglioso, con decine e decine di volontari che hanno contribuito alla riuscita di questa cosa”, per fortuna molte persone sono riuscite a trovare una sistemazione dai parenti, da conoscenti o in alberghi.