Terremoto nel Sud Italia: paura nella notte

Degli eventi simili si sono ravvisati ieri, sabato 19 dicembre 2020

Notte agitata nella zona Flegrea. Ancora una volta il terremoto ha mandato in allarme i numerosi residenti nella zona dei Campi Flegrei, vasta area che include alcuni quartieri della zona Ovest di Napoli (Fuorigrotta, Agnano, Bagnoli, Pianura e Soccavo) e centri popolosi come Pozzuoli. Al pari delle altre scosse avvertite negli scorsi giorni, il fenomeno sarebbe da imputare al bradisismo.

Terremoto: la più energica alle 4.13

Campi Flegrei terremoto

Dopo un primo evento tellurico ieri sera, i sensori dell’Osservatorio Vesuviano hanno ravvisato ulteriori scosse sismiche avvertite dalla popolazione in piena notte, a partire dalle ore 4.13. La più energica, di magnitudo 2.3 ha avuto epicentro, a una profondità di circa 2,23 chilometri, nell’area dei Campi Flegrei (parte settentrionale della città di Napoli) tra l’Accademia e Solfatara.

Nessun ferito né danno

Sismografo terremoto

Alle 4.20 si è verificato un ulteriore terremoto, di profondità 1,7 km e magnitudo 1.7, stavolta localizzato nell’area sita tra Via Napoli e la Solfatara.

In tanti sono quelli che, preoccupati per la scossa di ieri sera, sono rimasti svegli e si sono resi pure conto della seconda, oppure si sono svegliati di soprassalto. Fortunatamente lo spavento non si è tramutato in disperazione. Difatti, non si sono registrate né persone ferite né danni alle cose.

Il fenomeno del bradisismo

terremoto Svizzera

L’area è esposta al fenomeno del bradisismo, pertanto è soggetta a frequenti episodi sismici di questo genere, molti dei quali non vengono neppure avvertiti dalla popolazione. Una terza scossa è accaduta stanotte, a pochi minuti di distanza dalla seconda, alle ore 4.20, di profondità 2 km e magnitudo 1.7.

Terremoto: le rilevazioni di sabato 19 dicembre

Simbolo terremoto e il mondo

In precedenza, ieri, sabato 19 dicembre 2020, oltre a quelle della serata ci sono stati eventi di simile natura, successi, per la precisione, alle 16.21 e alle 18.10, la prima a 2 km di profondità e la seconda ad 1 km, entrambe di magnitudo 1. Sebbene decisamente superficiali, i residenti non se n’erano accorti.