Terribile incidente in autostrada durante i lavori, morto un uomo, la dinamica è tragica: dove e cosa è successo 

In Italia, le morti sul lavoro continuano a rappresentare una grave emergenza, con un operaio deceduto in cantiere a causa di un incidente durante un'operazione di idrodemolizione

In Italia, il tema della sicurezza sul lavoro continua ad essere una questione drammatica e irrisolta. Le statistiche sulle morti bianche, ovvero i decessi avvenuti in ambito lavorativo, evidenziano un fenomeno allarmante che si ripete con una frequenza preoccupante. Ogni anno, centinaia di lavoratori perdono la vita in incidenti che si verificano in cantieri, fabbriche, magazzini e nei campi. Secondo i dati forniti dall’INAIL, si stima una media di tre decessi al giorno. Gli operai edili, i braccianti e i tecnici della manutenzione sono spesso le vittime di questo tragico fenomeno. Nonostante il numero elevato di incidenti, è raro che tali eventi riescano a scuotere la società o a generare cambiamenti significativi nelle normative di sicurezza. Le famiglie colpite da queste tragedie si trovano ad affrontare un dolore incommensurabile, mentre le parole di denuncia sembrano rimanere spesso inascoltate.

Un recente caso ha riportato nuovamente l’attenzione su questa problematica. Un operaio di 55 anni originario di Lamezia Terme ha perso la vita il 29 maggio mentre lavorava in un cantiere situato lungo l’autostrada A2 del Mediterraneo, nel tratto della provincia di Cosenza. Secondo quanto comunicato dal sindacato Fillea Cgil, l’uomo era coinvolto in un’operazione di idrodemolizione, una tecnica che utilizza acqua ad altissima pressione per rimuovere calcestruzzo danneggiato. Purtroppo, durante l’operazione, si è verificato un incidente fatale.

Operaio morto mentre lavora in un cantiere lungo l’autostrada A2

Durante l’intervento di idrodemolizione, il tubo da cui fuoriesce il getto d’acqua, conosciuto come lancia, si è staccato improvvisamente, colpendo l’uomo al petto con una forza devastante. I colleghi presenti sul luogo di lavoro hanno prontamente allertato i soccorsi, ma ogni tentativo di rianimazione si è rivelato inutile. L’operaio è deceduto sul posto, senza che vi fosse possibilità di salvarlo. Le circostanze che hanno portato a questo tragico incidente sono attualmente oggetto di indagine da parte delle autorità competenti. Gli inquirenti stanno cercando di chiarire se si sia trattato di un guasto tecnico, di un errore umano o, cosa ancor più preoccupante, di una mancanza nei protocolli di sicurezza che avrebbero dovuto essere in atto.

La morte dell’uomo ha nuovamente acceso i riflettori sulla necessità urgente di attuare misure efficaci per la prevenzione degli infortuni sul lavoro. Il sindacato Fillea Cgil ha già richiesto chiarezza e giustizia, sottolineando come sia inaccettabile che nel 2025 un lavoratore possa perdere la vita in un cantiere a causa di procedure che dovrebbero essere rigorosamente controllate. In un Paese che si definisce civile, la sicurezza sul lavoro non può essere considerata una questione di secondaria importanza.