Torino, Sher Khan fattorino pakistano di 31 anni muore di Coronavirus: lascia moglie e figlia

Torino, un'altra tragedia firmata Coronavirus: un fattorino pakistano di soli 31 anni ha perso la vita dopo aver contratto il virus. Lascia moglie e una figlia

Sì chiamava Sher Khan, aveva solo 31 anni e non ce l’ha fatta: è un’altra vittima del Coronavirus. L’uomo era un fattorino, in Italia ormai da diversi anni era per metà afgano e per metà pakistano, ma la sua vita era a Barriera di Milano, aveva una moglie e una bambina piccola

Il giovane aveva contratto il Coronavirus, e la malattia l’ha strappato via alla vita. L’uomo lavorava da diversi anni, lavorava, aveva un reddito normale, aveva preso la patente e era in Italia dopo aver chiesto asilo politico. Proprio queste condizioni di serenità lo avevano portato a  chiedere alla sua famiglia di raggiungerlo in Italia, la storia è stata riportata da Repubblica

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Per arrotondare faceva il fattorino sulle piattaforme di food delivery, il ragazzo infatti lavorava in fabbrica, era uno di quegli eroi che il giorno si alzava e andava a lavorare per aiutare il Paese e coloro che dovevano rimanere a casa.

La comunità Pakistana del Piemonte ora ha lanciato una raccolta fondi per aiutare la famiglia a sostenere le spese del funerale, che però non potrà essere celebrato. “Uno dei nostri fratelli di nome Sher Khan, che abitava a Torino, in Pakistan era della zona di Peshawar, è stato contaminato da Covid-19 una settimana fa e sfocatamente è mancato questa sera, le necessità per il funerale e il cadavere sono quasi finite. Solo poche persone saranno ammesse al funerale”

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Proprio ieri, Glovo, dopo le polemiche sulla mancanza di mascherine e disinfettanti da fornire ai suoi lavoratori ha annunciato di aver avviato la distribuzione di tutte le misure cautelari e protettive per i propri lavoratori.

“Fin dall’inizio dell’emergenza, ci siamo attivati per informare tempestivamente i corrieri sui comportamenti da adottare nel pieno rispetto delle disposizioni emanate, al fine di garantire un servizio di qualità e al contempo di tutelare la salute di tutti gli attori della filiera: rider, clienti e partner” commenta Elisa Pagliarani, General Manager di Glovo Italia.

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Sulla distribuzione dei dispositivi di protezione, abbiamo dovuto scontare tempi di attesa più lunghi di quelli previsti, a causa delle difficoltà di rifornimento di questo tipo di materiale. Tale equipaggiamento è una misura aggiuntiva a quanto già messo in atto sia come singola piattaforma, sia come settore attraverso l’associazione di categoria AssoDelivery”.