Tormentato dai bulli, Gabriel si toglie la vita a 8 anni

Tormentato e lasciato a terra, privo di sensi, da tre compagni di scuola. Gabriel si toglie la vita a soli 8 anni 😢💔

Questa vicenda si è diffusa in tutto il mondo e sta lasciando dietro di sé la rabbia e l’indignazione di migliaia di persone. L’episodio è accaduto in una scuola elementare dell’Ohio, la Carson Elementary School. Un bambino di soli 8 anni, di nome Gabriel Taye, si è tolto la vita, impiccandosi, nella sua cameretta.

Era vittima di bullismo e soltanto due giorni prima, era successo un grave episodio all’interno della scuola e nessuno aveva informato i suoi genitori.

 

Le telecamere di sicurezza dell’Istituto, hanno ripreso tre bulli mentre, dentro il bagno, hanno iniziato a tormentare Gabriel, spingendolo, picchiandolo e lasciandolo alla fine, a terra privo di sensi.

Il povero bambino è rimasto dentro al bagno, finché i funzionari della scuola non se ne sono resi conto e non sono intervenuti.

Dopo qualche ora dall’episodio, la scuola ha chiamato la sua famiglia, ma quest’ultima è stata informata soltanto del fatto che Gabriel era svenuto.

Quella stessa sera, il bambino si è sentito male a casa, tanto che alla fine i genitori hanno deciso di portarlo in ospedale.

I medici, dopo aver constatato che non aveva nulla, lo hanno rimandato a casa. I genitori di Gabriel, inconsapevoli di quello che il bambino doveva affrontare, il giorno successivo lo hanno mandato a scuola.

I bulli hanno continuato a tormentarlo e una volta tornato a casa, al termine delle lezioni, Gabriel ha deciso di ricorrere ad un gesto estremo e di rendersi finalmente libero. Si è impiccato nella sua cameretta. A trovarlo è stata la sua mamma.

Una scena che un genitore ricorderà per il resto della vita. La famiglia Taye, dopo aver scoperto il reale motivo dietro la decisione di Gabriel, ha deciso di fare causa alla scuola, rimasta indifferente davanti alla gravità della situazione. Ha accusato il preside e il vicepreside di non averli messi al corrente della situazione e di non aver fatto nulla, nonostante sapessero tutto.

La vicenda è accaduta a gennaio dello scorso 2017, ma pochi giorni fa c’è stata la causa in tribunale.

I funzionari dell’Istituto si ritengono innocenti e stanno lottando per far archiviare il caso. Secondo il loro pensiero, non potevano immaginare ne prevenire quello che sarebbe successo all’interno del bagno della scuola.

Una lunga battaglia legale, che probabilmente durerà ancora per diverso tempo.