Tortura adolescente disabile, arrestato 23enne
Tortura adolescente disabile gettandogli acqua bollente e facendogli cantare "Barbie girl": arrestato 23enne.
Tortura adolescente disabile gettandogli acqua bollente e facendogli cantare “Barbie girl”: arrestato 23enne. Non ci piace raccontare episodi di tortura e bullismo nei confronti di persone più deboli, eppure ogni giorno si sente parlare di queste violenze.
Questa triste vicenda è accaduta nel Regno Unito, un adolescente disabile è stato vittima di bullismo e torturato da un ragazzo di 23 anni, Brandon Whelpton. Secondo quanto riportano i media, nel corso del processo che si sta svolgendo alla Nottingham Crown Court, il 23enne avrebbe costretto la sua vittima persino a cantare “Barbie Girl”, un celebre brano degli Aqua, tutto mentre gli gettava addosso acqua bollente e cercava di soffocarlo con una cravatta. Il bullo è stato condannato a 12 anni e 6 mesi di carcere per le gravi lesioni che ha procurato all’adolescente che non è riuscito a difendersi. Durante il dibattimento in aula, Brandon non ha mostrato alcun segno di pentimento ma ha affrontato il processo con arroganza e spavalderia come se quello che avesse fatto non fosse un crimine molto grave ma solo una bravata.
Gli agenti che hanno indagato sul caso, hanno spiegato che il bullo avrebbe trattato la sua vittima come se fosse un giocattolo da umiliare. È stato aiutato da 3 amici, dopo aver spogliato il ragazzino, l’ha costretto a cantare la canzone degli Aqua e nel frattempo veniva registrata la sua voce, tutto mentre continuava a torturarlo con acqua bollente e una cravatta stretta al collo. La ripugnante tortura di un diciassettenne disabile è stata mostrata in un video sconvolgente visto a Nottingham Crown Court, dove il capobanda, che ha filmato parte della dura prova del giovane, è stato condannato a 12 anni.
Un triste episodio di bullismo che dovrebbe far riflettere, la vittima fortunatamente si sta riprendendo ma ci teniamo a dire che il bullismo può far davvero morire chi lo subisce e dovremmo insegnare ai nostri figli il rispetto e l’empatia verso il prossimo per far sì che questi tragici episodi avvengano sempre meno.