Tragedia al mare davanti alla sua famiglia, scompare tra le onde mentre cerca di aiutare suo figlio
Tragedia a Triscina di Selinunte: un padre muore mentre tenta di recuperare un pallone in mare, scatenando polemiche sulla sicurezza delle spiagge affollate e sull'assenza di presidi medici
Un tragico evento ha interrotto la serenità di un pomeriggio estivo a Triscina di Selinunte, nella provincia di Trapani. Un uomo di 47 anni ha perso la vita davanti alla sua famiglia mentre tentava di recuperare un pallone portato via dal vento. Questo gesto, compiuto per divertire i suoi figli, ha avuto conseguenze fatali. L’incidente si è verificato nel tardo pomeriggio di lunedì 14 luglio, quando la spiaggia era affollata di famiglie e bagnanti. Secondo le testimonianze raccolte, l’uomo si trovava in riva al mare con i suoi bambini quando, in un attimo, un’onda ha portato via il pallone con cui stavano giocando.

Non ha esitato a lanciarsi in acqua per recuperarlo. Dopo aver nuotato per una certa distanza, ha iniziato a sentirsi male e ha cominciato a dibattersi, incapace di mantenersi a galla. I familiari, visibilmente sconvolti, hanno immediatamente allertato i soccorsi. Alcuni bagnanti presenti sulla spiaggia si sono subito mobilitati per fornire aiuto.
Tragedia al mare, è l’ennesima morte
Tra coloro che si sono precipitati in aiuto, un giovane ha cercato di raggiungere l’uomo in acqua, chiedendo supporto ad altri bagnanti con materassini per riportarlo a riva. In quei frangenti caotici, si è attivata una catena di soccorsi improvvisata. Un maresciallo dell’Arma in vacanza e un bagnino sono riusciti a intervenire, fornendo i primi soccorsi e utilizzando un defibrillatore. Tuttavia, la corsa contro il tempo si è rivelata inutile. Il personale del 118, giunto dopo circa quindici minuti, ha tentato la rianimazione per un’ora senza successo.
L’uomo deceduto portava il nome di Giacomo Montepiano ed era un imprenditore noto nella sua comunità, titolare di una ditta di traslochi con sede a Castelvetrano. Era benvoluto per la sua professionalità e apprezzato come padre. La sua morte ha colpito profondamente la comunità locale, che si è unita nel cordoglio per la perdita di una persona stimata. Sul posto sono intervenuti anche i carabinieri della Stazione di Marinella di Selinunte e la Capitaneria di Porto di Mazara del Vallo, i quali hanno avviato le indagini e hanno contattato il medico legale per i rilievi necessari.
Questo dramma ha sollevato accese polemiche riguardo alla sicurezza delle spiagge nella zona. Triscina di Selinunte, una località turistica che durante l’estate può accogliere fino a 20mila visitatori, non dispone di un servizio di guardia medica. Gli unici presidi sanitari presenti sono di base, come una farmacia e alcune attrezzature fornite dai lidi privati. Questa mancanza è considerata inaccettabile da molti residenti e turisti, soprattutto alla luce dell’afflusso di persone durante i mesi estivi.