Tragedia durante il recupero dello yacht Bayesian, purtroppo non c’è stato nulla da fare: è successo a 49 metri di profondità
Naufragio del Bayesian provoca l'ottava vittima con la morte del sub Robcornelis Maria Huijben; le indagini proseguono per chiarire le cause del disastro e i tempi di recupero si allungano.
Il naufragio del Bayesiano, avvenuto nove mesi fa, ha portato alla luce un ulteriore tragico epilogo con la registrazione dell’ottava vittima. Durante le operazioni di recupero del prestigioso yacht del magnate inglese Mike Lynch, affondato nel mare di Porticello il 19 agosto scorso a causa di una tempesta, ha perso la vita il sub Robcornelis Maria Huijben Uiben, un olandese di 39 anni.

L’incidente, le cui circostanze sono ancora da chiarire, è oggetto di indagine da parte di Raffaele Cammarano, il pubblico ministero che si occupa del caso. Oltre al magnate, tra le vittime si contano la figlia Hannah, Jonathan Bloomer, la moglie Judy, Chris Morvillo con la moglie Neda e Thomas Recaldo, il cuoco di bordo. Fortunatamente, 15 persone sono riuscite a salvarsi.
Le Circostanze della Morte del Sub
Secondo le prime informazioni disponibili, il sub stava effettuando lavori di taglio del boma a una profondità di 49 metri. Dopo un tentativo fallito con le chiavi inglesi, ha deciso di scendere insieme a colleghi utilizzando un cannello, un attrezzo simile a una fiamma ossidrica. Durante l’operazione di taglio, il boma potrebbe aver agito da leva, provocando il distacco di un pezzo di materiale, probabilmente un frammento di metallo, che ha colpito la vittima.
Le riprese subacquee delle operazioni di recupero si sono interrotte in quel momento. È scattato l’allarme e sono state avviate le operazioni per il recupero del corpo. Sul posto, al momento dell’incidente, erano presenti i militari della guardia costiera. Inizialmente si era parlato di un’esplosione sott’acqua, ma questa circostanza non è stata confermata, mentre è stata esclusa l’ipotesi di un malore.
Possibili Ritardi nel Recupero del Veliero
Le operazioni di recupero del veliero potrebbero subire ritardi significativi. È possibile che il cantiere venga sequestrato e che sia disposta un’autopsia sul corpo della vittima. Solo ieri, sul luogo del naufragio, è giunta la Hebo Lift 10, una grande gru destinata a sollevare il Bayesiano. Partita da Termini Imerese, dove era arrivata sabato scorso dopo essere giunta da Rotterdam, la Hebo Lift 10 si è unita alla Hebo Lift 2, già presente nell’area del relitto. Questo secondo pontone, con una stazza lorda di 5.695 tonnellate, è tra le gru marittime più potenti in Europa. Nei giorni scorsi ha completato l’assemblaggio delle attrezzature per il sollevamento pesante e il reclutamento di esperti coinvolti nel progetto di recupero, che era previsto concludersi entro la fine del mese.
Tuttavia, i tempi di recupero si allungheranno sicuramente. Gli inquirenti si aspettano che l’analisi dell’imbarcazione fornisca risposte per chiarire i numerosi interrogativi legati al naufragio. Dovrà essere stabilito se l’affondamento sia stato causato da una serie di errori umani, come inizialmente ipotizzato dalla Procura di Termini Imerese, o se esistano altre piste da esplorare. Attualmente, tre membri dell’equipaggio sono indagati per omicidio colposo plurimo e naufragio colposo: il comandante neozelandese James Cutfield, l’ufficiale di macchina Tim Parker Eaton e il marinaio Matthew Griffith, che era di guardia durante la tempesta.