Trapani, il piccolo Andrea Oddo è morto, dopo una caduta dal letto
Il piccolo Andrea Oddo è morto a 10 mesi dopo 2 settimane di agonia: i genitori dopo il decesso hanno deciso di compiere un ultimo gesto d'amore
Dopo un’agonia durata 2 settimane, il piccolo Andrea Oddo è morto. I medici hanno cercato di salvarlo, ma tutti i loro tentativi sono risultati del tutto vani. Aveva 10 mesi ed i genitori, hanno deciso di compiere un ultimo gesto d’amore. Hanno donato i suoi organi ed hanno salvato le vite di 2 bambini.
Tutto è iniziato circa 15 giorni fa, nell’abitazione a Valderice, in provincia di Trapani. Quando il piccolo è caduto dal letto ed ha sbattuto violentemente la nuca sul pavimento.
I genitori hanno capito subito la gravità della situazione ed infatti hanno allertato il 118 ed i soccorritori sono arrivati sul posto nel giro di pochi minuti.
Il piccolo Andrea Oddo è stato trasportato d’urgenza all’ospedale Sant’Antonio di Trapani. Però i medici dopo una prima visita, hanno capito in fretta la criticità della sua situazione. Per questo hanno deciso di trasferirlo in elisoccorso al Trauma Center Villa Sofia di Palermo.
Viste le condizioni del bimbo, i dottori di neurochirurgia, per salvarlo l’hanno operato d’urgenza. Subito dopo è stato attaccato alle macchine, che lo hanno tenuto in vita.
Con il passare dei giorni, Andrea ha lottato come un guerriero. La speranza per i genitori si riaccende quando hanno visto che ha riaperto gli occhi, ma si è trattato solamente di uno spasmo. Da quel momento non ci sono stati altri miglioramenti.
Alla fine per il piccolo non c’è stato nulla da fare. I medici ne hanno potuto dichiarare solamente il decesso. I genitori hanno acconsentito alla donazione dei suoi organi. Il suo cuore sarà donato ad un bambino di 11 mesi di Roma ed il fegato diviso in due salverà due bimbi di Torino.
Il medico Walter Messina, direttore generale di Villa Sofia, ha dichiarato: “Un ringraziamento va all’equipe che ha eseguito e coordinato l’intervento a conferma della grande professionalità dei nostri operatori.
Un ringraziamento anche ai genitori che con il loro gesto d’amore hanno consentito a salvare 2 vite, contribuendo ad incrementare la donazione di organi.”