Trieste, sparatoria in Questura, la ricostruzione della dinamica dei fatti

Trieste, sparatoria in Questura, gli inquirenti stanno tentando di ricostruire la dinamica dei fatti: in corso accertamenti sulle fondine delle due vittime

Trieste, dopo la sparatoria in Questura in cui hanno perso la vita due giovani agenti, gli inquirenti stanno cercando di fare la ricostruzione della dinamica dei fatti. L’uomo di origini dominicane, Alejandro Augusto Stephan Meran, che ha sparato ai due agenti, è in carcere e si rifiuta di parlare; si è avvalso della facoltà di non rispondere agli inquirenti. Ecco come sono andate le cose e perchè sarebbe stato così facile per lui disarmare i due agenti.

Alejandro Augusto Stephan Meran, l’uomo di 29 anni accusato di aver sparato ai due agenti, si trovava in caserma per essere interrogato. Poco prima avrebbe rubato un motorino e lui e il suo fratello Carlysle, erano stati fermati dalla polizia e accompagnati in Questura.

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A quando pare, Alejandro Augusto Stephan Meran aveva problemi psichici ma, al momento dell’arresto, sembrava tranquillo. Lui è il fratello erano in caserma e stavano rispondendo alle domande quando Meran avrebbe chiesto di andare al bagno. L’agente di polizia  Gianluigi Rotta l’ha accompagnato. Con una mossa veloce, l’uomo avrebbe sfilato dalla fondina la pistola dell’agente e gli avrebbe sparato due volte.

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Nell’ufficio era rimasto l’agente Matteo Demenego insieme a Carlysle Meran, il fratello dell’assassino. Sentendo gli spari, l’agente Matteo Demenego è uscito dall’ufficio. Alejandro Augusto Stephan Meran avrebbe sparato colpendolo con 3 pallottole. Nel frattempo, Carlysle Meran si è barricato in un ufficio per poi cercare di scappare. L’uomo è stato catturato subito dagli altri agenti.

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Sono state predisposte verifiche sulle fondine degli agenti e quello che è emerso è davvero sconcertante. A detta della Sap, il Sindacato autonomo di polizia, “al primo agente gli è stata sfilata la pistola perché aveva una fondina vecchia, in quanto quella in dotazione gli si era rotta. Al secondo agente ucciso, la fondina sarebbe stata strappata dalla cintura quando ormai era già in terra inerte”.

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L’assassino, Alejandro Augusto Stephan Meran, è in arresto e si è avvalso della facoltà di non rispondere. È accusato di omicidio plurimo e tentato omicidio. Per gli inquirenti sussiste il pericolo di fuga e di reiterazione di reato e per questo motivo, per lui è stata chiesta la custodia cautelare in carcere.