Tutti lo conoscevano e lo ammiravano, ora è arrivata la notizia che mai avrebbero voluto leggere. Ha combattuto nel silenzio ma Michele non ce l’ha fatta, quel male è stato più forte
Il mondo della danza marchigiana a lutto per la morte di Michele Giovanelli: sconfitto da una malattia a soli 57 anni
Il mondo della musica e della danza marchigiana è a lutto per la morte di Michele Giovanelli. Il ballerino e coreografo pesarese aveva scoperto nell’ottobre dello scorso anno di soffrire di un brutto male, che col passare dei mesi si è preso tutto di lui, fino a portarlo via la notte scorsa all’età di 57 anni. Innumerevoli e strazianti i messaggi di cordoglio apparsi sul web in queste ore.
La città di Pesaro, le Marche e l’Italia intera della danza sono profondamente addolorati per la morte di Michele Giovanelli, noto danzatore e coreografo, che nell’arco della sua carriera ha dato molto a tutto l’ambiente provinciale, regionale e nazionale, partecipando e contribuendo alla realizzazione di molti festival di enorme successo.
L’ottobre scorso aveva scoperto purtroppo di soffrire di un brutto male. La malattia si è preso un pezzo di lui la volta, fino a portarlo via per sempre nella notte scorsa. A nulla sono serviti il suo coraggio, la sua forza, che mai gli sono mancati durante la lotta, né le cure a cui i medici lo hanno sottoposto.
Parallelamente alla carriera nella danza aveva lavorato alla Biesse di Pesaro e proprio recentemente era andato in pensione anticipata. Affianco a lui, fino alla fine, la sua compagna di vita Alessandra Zanchi, anche lei personalità molto importante nell’ambiente artistico locale. Lo scorso 14 maggio i due si erano uniti in matrimonio con una funzione molto intima e riservata.
Giovanelli era stato anche insegnante alla scuola di danza Hangart di Pesaro. E proprio lì aveva conosciuto Gloria, una sua allieva che è poi diventata sua collaboratrice e che oggi, devastata, lo ricorda con un commovente messaggio sui social:
Ci siamo conosciuti durante il corso di danza contemporanea che Michele teneva presso la scuola Hangart di Pesaro. Di quei primi momenti mi rimane la grande umanità, disponibilità, gentilezza, attenzione e cura che Michele metteva nel suo lavoro e nel rapporto con le persone. Qualità che ha mantenuto sempre intatte. (…) Ci ha uniti la danza, come un filo invisibile che non si spezzerà mai, perché Michele è stato un pezzo importante del mio percorso professionale oltre che un amico vero. Insieme a lui e Alessandra, ho danzato e condiviso progetti e sogni.