“Tutto sta in quei vasetti di yogurt” Delitto di Garlasco, la pista della spazzatura porta a qualcosa: cosa emerge ora

Accesso negato all'articolo su Garlasco riguardante le confezioni di yogurt e il problema dei rifiuti, sollevando interrogativi sulla gestione e sostenibilità ambientale.

Il delitto di Garlasco, avvenuto il 13 agosto 2007 con l’omicidio di Chiara Poggi, continua ancora oggi ad attirare attenzione e nuovi sviluppi. Dopo anni di processi e sentenze, con Alberto Stasi condannato in via definitiva, emergono elementi che potrebbero riaccendere il dibattito sulla dinamica del crimine. La Procura di Pavia ha infatti richiesto nuove analisi su alcuni reperti trovati nella casa della vittima e mai esaminati a fondo con le tecnologie attuali.

Tra questi reperti spiccano alcuni oggetti gettati nella pattumiera, tra cui un vasetto di yogurt, una confezione di tè freddo e una scatola di cereali. L’interesse degli inquirenti si è concentrato in particolare sullo yogurt, perché Chiara Poggi era intollerante al lattosio. Questo è un dettaglio cruciale: se davvero lo yogurt trovato conteneva lattosio, è molto improbabile che fosse stato consumato dalla ragazza. La sua presenza nella spazzatura potrebbe quindi indicare che un’altra persona si trovava in casa sua quella mattina, qualcuno che aveva mangiato lo yogurt prima o dopo il delitto.

Questo elemento, apparentemente banale, può rivelarsi significativo, perché potrebbe contribuire a identificare chi era presente nella casa in quel momento, o almeno a escludere che Chiara fosse sola. Le analisi del DNA sui reperti potrebbero rivelare tracce genetiche utili a chiarire se ci fosse un’altra persona coinvolta o presente in quelle ore.

Parallelamente, le nuove indagini coinvolgono anche Andrea Sempio, amico del fratello di Chiara, il cui DNA era stato individuato sotto le unghie della vittima. Sebbene la sua posizione fosse stata archiviata, i magistrati hanno deciso di riaprire il fascicolo, sfruttando tecniche più avanzate per cercare conferme o smentite. La famiglia Poggi, pur mantenendo un atteggiamento prudente, spera che queste analisi possano finalmente fare luce su uno dei casi più discussi della cronaca italiana.