Ufficiale salva un bambino dentro una macchina

Durante il racconto, l'agente non riesce a smettere di piangere. Ha detto che è stata una delle cose peggiori che abbia mai visto

Tutto è iniziato per una violazione di traffico e poi si è rivelato molto peggio. E’ accaduto a dicembre, quando un ufficiale della polizia di stato, si trovava si un intestatale ed ha fermato una macchina, una Dodge, per una violazione del codice della strada. Quando l’agente Shane Grady, si è avvicinato al mezzo, ha notato che sul sedile passeggero, c’era una donna con la testa bassa.

Aveva dei lividi sul volto, come se qualcuno l’avesse picchiata. Ma non era finita, la scena più orribile la vide, quando guardò nei sedili posteriori. C’era un bambino, in condizioni peggiori di quelle di sua madre. “In tutta la mia carriera di polizia, ne ho viste molte di cose brutte, ma nessuna mi ha fatto piangere come questa. Il peggior caso di abusi che è mai capitato”, ha raccontato l’ufficiale durante un’intervista. Ha chiesto a tutti di scendere dalla vettura, aveva capito la gravità della situazione. Nel frattempo, ha chiamato i rinforzi. “Abbiamo alzato la maglietta del bambino. Aveva ferite e lividi per tutto il corpo. Sulla testa, lacerazioni sullo stomaco. Le sue braccia erano come bloccate e aveva un occhio che non funzionava in modo corretto. Abbiamo portato il piccolo al pronto soccorso e arrestato i due adulti, per cercare di capirne di più. Nella vettura c’era anche un bambino più piccolo, aveva circa un anno, ma per fortuna lui non era mai stato toccato o forse, non ancora… sono andato con il piccolo in ospedale, ma invece di migliorare, le sue condizioni peggioravano. Il suo battito cardiaco era aumentato da 70 a oltre 110 battiti al minuto e piangeva costantemente per il dolore. E’ stato ricoverato in terapia intensiva.

Dopo i vari esami, i medici mi hanno informato che le ferite erano molto gravi e che aveva un trauma cranico. Ne ho viste tante negli, anche abusi e violenze domestiche, ma non ho mai visto un bambino in quelle condizioni.

Fortunatamente dopo qualche giorno in terapia, Baby J, così lo abbiamo soprannominato, ha cominciato a mostrare miglioramenti. Oggi è ancora ricoverato, ma gioca e sorride e tra un po’, tornerà a vivere una vita normale. 

Non ci sono prove di abusi da parte del cinquantanovenne che guidava il Dodge, ma per fortuna nel mezzo c’erano un’arma da fuoco, oggetti metilici, della marijuana e altri tipi di droghe. Abbiamo potuto arrestarlo e adesso è sotto inchiesta, anche per gli abusi. Purtroppo per motivi di privacy e finché le indagini non saranno terminate, non posso rivelare l’identità della donna e dei bambini, ai media”, ha concluso l’agente.

Il bambino di un anno è sotto la tutela degli assistenti sociali e sta bene.

Questo ufficiale ha salvato la vita di Baby J e anche quella di sua madre e del suo fratellino!