Ugo Russo, il carabiniere che ha esploso i colpi è indagato

Aggiornamento nel caso dell'omicidio di Ugo Russo, il carabiniere che ha esploso i colpi è indagato; ecco cosa sta succedendo

Ci sono aggiornamenti sulla sparatoria avvenuta nella notte del 1 marzo 2020 nel Borgo Santa Lucia di Napoli. Il carabiniere che ha reagito alla tentata rapina sparando e colpendo mortalmente Ugo Russo sarebbe indagato per eccesso colposo di legittima difesa. Atto dovuto, precisa la procura.

Ugo Russo, il quindicenne originario dei Quartieri spagnoli aveva tentato insieme a un suo amico diciassettenne di rubare l’orologio Rolex dal polso del carabiniere fuori servizio. L’aveva minacciato con una pistola finta simile a una Beretta 92 e il carabiniere, che era in macchina con la fidanzata, aveva reagito sparando 3 colpi. Un proiettile avrebbe colpito il quindicenne al torace e l’altro alla nuca. Il ragazzo ha perso la vita e adesso la procura ha deciso di iscrivere il carabiniere nel registro degli indagati per eccesso colposo di legittima difesa.

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Il carabiniere è stato accompagnato nella caserma di via Morgantini dove ha raccontato quello che gli è accaduto nella notte del 1 marzo 2020, passo dopo passo. Ha detto di aver visto l’arma puntata alla sua tempia, di essersi qualificato come carabiniere e di aver reagito solo quando ha sentito il quindicenne “scarrelando” la pistola.

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Come ben sapete, l’iscrizione nel registro degli indagati è un atto dovuto. In seguito, il pubblico ministero Simone De Roxas potrà incaricare gli inquirenti ad acquisire le varie testimonianze e i filmati delle telecamere di sicurezza della zona.

Il carabiniere avrebbe detto di essere stato avvicinato da un uomo a volto coperto che, puntandogli una pistola alla testa, gli avrebbe chiesto il Rolex. Ora lui è iscritto nel registro degli indagati, Ugo Russo è morto e, non molto dopo si è costituito alla polizia anche il diciassettenne che era in sella allo scooter nel momento dell’agguato.

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Antonio Mormile, avvocato della famiglia di Ugo Russo, parla di omicidio. In un’intervista concessa all’ANSA il legale ha detto:

“Si tratta di una tragedia immane che coinvolge un ragazzo di 15 anni e un carabiniere che ne ha appena 23. Attendiamo l’esito delle indagini e chiediamo l’acquisizione delle immagini dei sistemi di videosorveglianza comunali, saranno quelle immagini a dire la verità su quanto è accaduto”.

Torneremo con aggiornamenti.