Ulteriori indagati per la morte del piccolo Edoardo, il bimbo annegato a Mirabilandia

Tragedia del piccolo Edoardo, il bimbo morto annegato a Mirabilandia. Prima accusata solo la mamma, ora altre 10 persone. Ecco cosa sta succedendo.

Una tragedia di cui non si vorrebbe mai leggere, purtroppo realmente accaduta. Un bambino di soli quattro anni, che va a divertirsi con la sua famiglia e perde la vita. E’ Edoardo Bassani, il bambino morto annegato al parco di Mirabilandia, nella sezione dedicata alle famiglie, “Laguna del Sol”. La mamma del bambino, secondo quanto riportato, si sarebbe allontanata per quasi dieci minuti, chiedendo a suo figlio, di aspettarla lì.

Il bambino però, non deve aver capito la richiesta della sua mamma e, da quel punto della piscina, dove l’acqua gli copriva appena i piedini, si è spostato, attirato dagli altri bambini che giocavano e, probabilmente, dalla musica della baby dance.

Quando è stato lanciato l’allarme, purtroppo, era troppo tardi. Edoardo è morto annegato.

Gli inquirenti hanno dato subito il via alle indagini e la prima a finire sotto accusa, è stata la mamma, colei che avrebbe dovuto sorvegliarlo.

In mattinata, le indagini per omicidio colposo, hanno preso un’ulteriore svolta e sotto accusa sono finite altre persone, circa dieci indagati, i cui nomi non sono ancora noti.

Si tratterebbe comunque di coloro che, all’interno del parco, avevano un tipo di responsabilità verso il piccolo. L’organizzazione interna e gli addetti al salvataggio.

Per quanto riguarda la sicurezza di Mirabilandia, non è stata rivelata alcuna violazione.

L’inchiesta è coordinata dal procuratore di Ravenna, Alessandro Mancini e dal pm Daniele Barberini.

L’unica ad essere stata interrogata, è stata la mamma, che ha dichiarato di aver lasciato solo il suo bambino, per nemmeno dieci minuti e di avergli chiesto di aspettarla.  La donna è difesa dall’avvocato Francesco Furnari.

Gli inquirenti continuano ad analizzare le telecamere di sorveglianza. Immagini dolorose, che hanno ripreso in diretta, la morte di un bambino di soli quatto anni.

In attesa, anche, dei risultati dell’autopsia sul corpo del piccolo, che saranno determinanti.