Vasto incendio in un’azienda, paura in una scuola e cittadinanza barricata in casa. Cosa sta succedendo
Le operazioni di spegnimento si sono rivelate particolarmente complesse, data l'ampiezza dell'incendio e la presenza di materiale altamente infiammabile.
Un vasto incendio è divampato questa mattina a Bolzano, presso lo stabilimento Alpitronic, leader mondiale nella produzione di colonnine di ricarica per auto elettriche. Il settore è in fortissima crescita dato il fiorente mercato delle auto elettriche, specie negli ultimi due anni.
L’allarme è scattato intorno alle 9:15 nella zona artigianale Piani, nei pressi dei Magazzini Generali. Le fiamme, alimentate da una forte deflagrazione, hanno rapidamente avvolto l’intero stabilimento, situato in via di Mezzo ai Piani, provocando una gigantesca colonna di fumo nero che si è alzata sulla città.
A scopo precauzionale, una scuola superiore ubicata nelle vicinanze dello stabilimento Aplitronic è stata evacuata. Al momento, per fortuna, non si registrano feriti o vittime. Sul posto sono intervenute diverse squadre di vigili del fuoco, supportate da tecnici dell’Agenzia dell’Ambiente e si stanno verificando, oltre all’entità del danno allo stabilimento, anche eventuali cause e possibili effetti altamente inquinanti sull’atmosfera circostante.
Le operazioni di spegnimento si sono rivelate particolarmente complesse, data l’ampiezza dell’incendio e la presenza di materiale altamente infiammabile all’interno dello stabilimento. Per facilitare le operazioni di soccorso e contrastare la propagazione del fumo, è stato temporaneamente chiuso lo spazio aereo sopra la zona interessata.
Il Comune di Bolzano, tramite diversi comunicati stampa, ha invitato la cittadinanza a tenere le finestre chiuse e a spegnere i sistemi di climatizzazione e ventilazione nelle zone limitrofe all’incendio, a causa dell’intensità dei fumi nell’aria, non solo nelle immediate vicinanze dello stabilimento Alpitronic.
I vigili del fuoco stanno impiegando diverse strategie per domare le fiamme, tra cui l’utilizzo di autoscale e l’approvvigionamento di acqua dal vicino fiume Isarco attraverso tubazioni ad hoc. L’incendio sarà comunque un vero e proprio disastro per l’azienda Alpitronic e per l’indotto. Le cause del rogo sono ancora da accertare, ma difficile pensare che l’incendio sia un atto doloso.