Venezia allagata, l’allarme continua a suonare

A Venezia, ancora allagata, non si ferma la paura. L'allarme continua a suonare e la popolazione non ce la fa più

Venezia continua a rimanere sott’acqua. Sono state poche le ore di relativa tranquillità per la città lagunare allagata da un’alta marea senza precedenti. Il livello dell’acqua continua a salire, come ad aumentare è la paura tra i cittadini, che nella sola giornata di oggi hanno sentito suonare la sirena dell’allarme massimo per ben quattro volte.

Alle 11.20 del 15 novembre 2019 il Centro di monitoraggio ha previsto un picco di 160 centimetri. Alle 10.25 era già a quota 145 a Punta della Dogana.

Le autorità parlavano di massima attenzione. Tutte le scuole continuano a essere chiuse, sospesi i collegamenti del servizio di trasporto pubblico sul Canal Grande, mentre alla cittadinanza viene chiesto di uscire di casa solo se strettamente necessario. E di stare in guardia.

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È una città sotto assedio per l’acqua. Piazza San Marco è inagibile per tutti, tanto che il sindaco Brugnaro ne ha disposto la chiusura. Tapparelle rimosse dal Comune, perché potrebbero essere portate via dall’acqua. Acqua che continua a salire, come continua a soffiare forte il vento che aggrava la situazione e spinge dal mare l’acqua verso la città, messa a dura prova da giornate mai viste prima.

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Da martedì sera la città lagunare è in emergenza. La notte tra il 12 e il 13 novembre il livello dell’acqua alta ha raggiunto i 187 centimetri. E’ il secondo più alto dal 1966, quello della grande alta marea. La Basilica di San Marco è stata inondata due volte in una notte. La sesta volta in ben 1200 anni di storia. Attività spazzate via, case allagate, due morti sull’isola di Pellestrina (uno per malore e uno folgorato in casa per una scarica elettrica provocata dall’allagamento).

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Il sindaco ha chiesto di rimanere unici in questo momento di difficoltà per quello che è un avvenimento imprevedibile, come ha dovuto sottolineare Rosalia Santoleri, direttrice dell’Istituto di scienze marine del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr-Ismar).