“Verranno fuori tutte le bugie” Garlasco, Alberto Stasi, Marco Poggi e Andrea Sempio: accadrà insieme
La Procura di Pavia intensifica le indagini sul delitto di Garlasco, interrogando Andrea Sempio, Marco Poggi e Alberto Stasi, in cerca di nuove verità e dettagli sul caso.
Le indagini sul delitto di Garlasco stanno entrando in una fase cruciale. La Procura di Pavia ha deciso di intensificare gli interrogatori, coinvolgendo non solo Andrea Sempio, indagato in un nuovo filone del caso, ma anche altre figure chiave legate alla vicenda. Martedì prossimo, il fratello della vittima, Marco Poggi, e Alberto Stasi, già condannato a sedici anni per l’omicidio di Chiara Poggi, saranno ascoltati per fornire ulteriori dettagli sull’accaduto. Questa mossa potrebbe rivelarsi determinante per il proseguimento delle indagini e per la ricerca della verità.

Dove verranno effettuati gli interrogatori
Gli interrogatori di Alberto Stasi e Andrea Sempio sono programmati per martedì a Pavia. Stasi, che ha recentemente ottenuto la semilibertà, sarà interrogato in merito alla sua versione dei fatti. Dall’altra parte, Marco Poggi, il fratello di Chiara, sarà ascoltato a Venezia. La scelta di questa località potrebbe essere legata alla necessità di approfondire le dinamiche e le relazioni nel gruppo di amici di Sempio, che potrebbero rivelarsi cruciali per la ricostruzione degli eventi e delle abitudini della vittima e del suo entourage.
Gli inquirenti ritengono che le informazioni fornite da Marco Poggi possano arricchire il quadro investigativo, contribuendo a chiarire ulteriormente le circostanze del delitto che ha scosso profondamente la comunità. L’attenzione sarà rivolta non solo alle dichiarazioni di Stasi, ma anche a quelle di Poggi, che potrebbero fornire spunti inediti su quanto accaduto la notte dell’omicidio.
La Procura punta sulle bugie di Sempio
La decisione di convocare Sempio, Stasi e Poggi per l’interrogatorio il 20 maggio sembra indicare la volontà della Procura di chiudere rapidamente un caso già segnato da una condanna definitiva. Alberto Stasi, in quanto ex fidanzato della vittima, è stato condannato a sedici anni di carcere e sta già scontando la sua pena. La Procura, guidata da Fabio Napoleone, quindi, sta cercando di mettere in luce eventuali contraddizioni nelle testimonianze raccolte nel tempo, con particolare attenzione alle dichiarazioni di Sempio, che potrebbero non coincidere con le evidenze emerse durante le indagini.
Questo interrogatorio rappresenta un momento chiave per Sempio, che si troverà a dover affrontare le prove e le informazioni raccolte dai pubblici ministeri Stefano Civardi, Valentina De Stefano e Giuliana Rizza. Nonostante la sua posizione fosse stata archiviata in passato, la riapertura del caso ha riacceso l’interesse degli inquirenti, che sono determinati a esplorare ogni possibile pista. Sempio avrà la possibilità di non rispondere o di fornire dichiarazioni spontanee durante l’interrogatorio, ma al momento non è chiaro quali saranno le sue prossime mosse.
Il difensore di Sempio, Massimo Lovati, ha dichiarato di non voler anticipare la strategia difensiva, mentre le indagini continuano a procedere con attività classiche come perquisizioni e ricerche di materiali rilevanti. Le autorità rimangono vigili nella loro ricerca di ulteriori elementi che possano rivelarsi utili per chiarire il mistero che circonda il delitto di Garlasco.