Veterinario non fa rientro a casa, la mamma esce a cercarlo: lo trova in una pozza di sangue. Cosa e dove è accaduto
Un veterinario di 70 anni era uscito di casa. La mamma non vedendolo più tornare è andato a cercarlo e lo ha trovato in una pozza di sangue. Cosa è successo?
Era uscito per andare nel campo quando il veterinario 70enne non torna a casa, la madre si preoccupa. Allora esce fuori per cercarlo. La scena che si trova di fronte è terrificante: l’uomo era riverso in una pozza di sangue. Subito la donna ha chiamato i soccorsi. L’anziano medico veterinario ha riportato ferite molto gravi alla testa. Cosa è successo in quel campo?
La misteriosa vicenda ha avuto luogo a Villafranca di Verona, in Venoto, presso l’agricampeggio Tione, in via Arnaldo Porta. Francesco Burlini, un veterinario di 70 anni, era uscito di casa e e non ha fatto ritorno, destando preoccupazione in chi lo stava attendendo.
L’anziana madre, infatti, non vedendolo rientrare a casa per pranzo e non riuscendo a mettersi in contatto con lui al telefono, è andata direttamente all’agricampeggio che l’uomo gestiva. Qui si è trovata di fronte una scena raccapricciante.
La donna ha lasciato la casa che condivide con il figlio per raggiungere il luogo dove ha trovato il 70enne. Era per terra in una pozza di sangue, già privo di sensi. La madre ha chiamato subito il 118.
I soccorritori, vista la situazione, hanno trasportato d’urgenza il veterinario 70enne in ospedale, dove si trova ora ricoverato in gravi condizioni, presso il reparto di terapia intensiva. Sul caso indagano i Carabinieri.
70enne non torna a casa: cosa è successo al dottor Francesco Burlini?
Francesco Burlini è una persona molto conosciuta in zona. La madre lo ha trovato a terra vicino al suo motorino. Ogni mattina andava nel suo agricampeggio, senza usare però il casco per girare nell’area di sua proprietà.
Una prima ipotesi riguarda una caduta accidentale dal motorino, magari per un malore. Altre piste riguardano, invece, l’intervento di un’altra persona che potrebbe averlo colpito alla testa, dove ha riportato le ferite più gravi. Non aveva, però, nemici e tutti lo rispettavano a Villafranca di Verona.
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