Viaggia per la prima volta in aereo a 106 per vedere suo figlio gravemente malato

Non aveva mai viaggiato in aereo in vita sua, ma la mamma di 106 anni lo ha preso per andare a far visita al figlio gravemente malato

Nemesia Tevez è arrivata all’età di 106 anni senza aver mai preso un volo in vita sua. Ma alla sua età non proprio più giovane ha dovuto fare uno sforzo enorme e salire su un aereo della compagnia aerea argentina Flybondi. Il motivo vi farà commuovere: la donna doveva raggiungere il più velocemente possibile il figlio gravemente malato. Ed era disposta a tutto pur di arrivare prima che fosse troppo tardi.

La compagnia aerea, alla fine di ogni volo, è solita chiedere chi sono i passeggeri che erano al loro primo volo. Per sdrammatizzare un po’. Ma la storia che è stata raccontata questa volta ha commosso tutti quanti.

La centenaria Nemesia Tevez volava per la prima volta in aereo da Santiago del Estero a Buenos Aires per fare visita al figlio. Alla fine del viaggio anche lei alzò la mano, attirando l’attenzione di tutti.

Era convinta di non essere in grado di volare. Un membro dell’equipaggio ha detto che sorrideva guardando le nuvole da lassù.

La donna ha raccontato che era stata costretta a salire su un aereo insieme alla figlia Solana per raggiungere l’altro figlio che era gravemente malato.

Nemesia era molto eccitata, viaggiava per raggiungere il figlio e la sua famiglia e riabbracciarli. Purtroppo, però, quando è arrivata a Buenos Aires ha ricevuto una pessima notizia. Il figlio era morto. “Sentivo di doverlo fare, dovevo arrivare velocemente da lui e quell’amore non mi ha fatto mai provare paura in nessuno momento”.

Nonostante il viaggio sia terminato con una terribile notizia, quella della morte del figlio, Nemesia ha promesso che riprenderà di nuovo l’aereo per potersi ricongiungere con la sua famiglia lontana.

Sul profilo Instagram della compagnia aerea la storia è stata subito condivisa, ottenendo tanti like e commenti. “Non solo abbiamo scoperto una persona bella, gentile e attenta, ma allo stesso tempo è diventata la nostra più longeva passeggera. Per noi queste storie sono una parte fondamentale della libertà di volare”.