Vittoria, bambini travolti dal suv. Rosario Greco era sotto effetto di alcol e droga.
Bambini travolti dal suv: ecco chi era il conducente, già conosciuto. L'uomo era fuori di se. Tutti i dettagli e la disperazione della mamma del bimbo morto: "quel cellulare era suo"
La vicenda ha lasciato tanta indignazione e la cittadina di Vittoria, Ragusa, si è stretta al dolore delle due famiglie, i cui figli sono stati investiti dal pirata della strada, Rosario Greco. Due bambini, due cuginetti, 11 e 12 anni, erano seduti sui gradini di una casa e stavano giocando con il cellulare, quando una jeep, a tutta velocità, li ha travolti, tranciando loro le gambe.
Rosario ha cercato di sorpassare un’altra vettura, azzardando una pericolosa manovra in una strada stretta, ma ha perso il controllo della vettura ed è finito sui due ragazzini.
Alessio è morto sul colpo, mentre suo cugino è stato trasportato con urgenza immediata all’ospedale di Vittoria, dove è stato sottoposto ad un intervento di cinque ore.
I medici hanno dichiarato che, purtroppo, non sono riusciti a salvargli le gambe, tranciate dalla vettura. Al moneto il piccolo è in gravi condizioni, ma è stabile. E’ stato trasferito con l’elisoccorso all’ospedale di Messina.
Rosario Greco dopo l’incidente è fuggito via, guidato dalla paura. Stessa cosa hanno fatto i tre passeggeri che erano in auto con lui. Quest’ultimi, poi pentiti, si sono presentati in Questura, raccontando l’accaduto e gettando tutta la responsabilità sul conducente.
Sono stati denunciati per omissione di soccorso e favoreggiamento del responsabile.
Le forze dell’ordine hanno poi rintracciato anche Rosario. Il 34enne ha dichiarato di essere ubriaco e di aver assunto della cocaina. Il suo tasso alcolico è risultato quattro volte superiore a quello consentito dalla legge. Mentre i risultati del test della droga, si avranno tra qualche giorno.
I genitori di Alessio, il bambino morto, non riescono ancora a realizzare quanto accaduto. Un dolore indescrivibile, che li accompagnerà per tutta la vita.
La sua mamma ha raccontato che quando si è resa conto di ciò che era accaduto, nel panico totale, ha strappato un cellulare alla prima persona che ha visto, per allarmare i soccorsi: “era l’assassino di mio figlio e io non lo sapevo”.
Sia Rosario che i tre passeggeri, erano già noti alle forze dell’ordine. Tutti con precedenti penali.
Per il giorno dei funerali di Alessio, verrà proclamato lutto cittadino.