Whirlpool ritira mezzo milione di lavatrici: rischio incendio

Ritirato mezzo milione di elettrodomestici. Famosa azienda lancia l'allarme: rischio incendio. Ecco ciò che dovete sapere.

È stato lanciato un allarme riguardo elettrodomestici di una famosa marca, la Whirlpool. La stessa azienda ha ritirato dal mercato mezzo milione di lavatrici, che erano state distribuiti nel Regno Unito e in Irlanda. È stato scoperto che quei elettrodomestici si incendiano in modo improvviso, mettendo a rischio la vita di chi li possiede.

Dopo aver ricevuto circa 80 segnalazioni di incendi improvvisi, di lavatrici Whirlpool realizzate tra lo scorso 2014 e lo scorso 2018, l’azienda ha deciso di ritirare gli elettrodomestici dal mercato.

Secondo quanto è stato riportato, sembrerebbe che il problema sia dell’oblò, che dopo un lungo utilizzo si surriscalda, causando un successivo incendio del prodotto.

Fortunatamente, la Whirlpool ha assicurato che ogni segnalazione di incendio, non ha portato gravi conseguenze a persone. Con questo allarme, l’azienda si è rivolta a chiunque abbia comprato il loro prodotto negli anni indicati ed ha specificamente richiesto di evitare di utilizzarli, o di utilizzarli soltanto per lavaggi a freddo.

Per intervenire in soccorso dei propri clienti, la Whirlpool ha messo disposizione on-line, uno strumento attraverso il quale il cliente può inserire il codice della propria lavatrice e controllare se è tra quelle interessate.

Non solo, l’azienda ha assicurato ai propri clienti, che le lavatrici in questioni verranno sostituite con un’altra dello stesso valore, oppure riparate a domicilio, in modo gratuito.

L’avvertimento è stato diffuso su tutti i social network e sta facendo il giro del mondo. La Whirlpool prega i suoi clienti di controllare il modello della propria lavatrice e di contattarli per qualunque problema, anche sul proprio account di Twitter.

L’azienda si è scusata con i propri clienti, promettendo loro di risolvere ogni problema e di riparare all’errore commesso.

Gli incendi riscontrati fino adesso, come riportato in precedenza, sono soltanto 80 ed hanno danneggiato soltanto le pareti delle abitazioni.

Notizia in fase di aggiornamento.