L’abbronzatura è tutta una questione di geni
Ecco perché qualcuno diventa scuro e altri, invece, si bruciano!
L’abbronzatura è un tema delicato con il quale non si può mai scherzare. Tutti vorremmo avere una carnagione più scura e dorata durante la stagione estiva e a volte mettiamo a rischio la nostra pelle non proteggendola abbastanza con le giuste creme solari o esponendoci al sole negli orari meno consigliati. Faremmo di tutto per una bella abbronzatura. Ma non sempre i risultati sono quelli sperati: le scottature sono all’ordine del giorno. Ma a volte non è solo colpa della nostra noncuranza… E’ solo una questione di geni!
Ebbene sì, esistono proprio i geni dell’abbronzatura che gestiscono il modo in cui la pelle reagisce a contatto con i raggi del sole. Sono due le possibilità: o la pelle comincia gradualmente ad abbronzarsi, per la gioia degli appassionati della tintarella, oppure si scotta. E sappiamo benissimo quanto le scottature possono essere pericolose, vero?
I geni dell’abbronzatura sono stati scoperti da una ricerca condotta in Gran Bretagna dagli italiani Mario Falchi e Alessia Visconti, del King’s College di Londra, e pubblicata sulla rivista Nature Communications. Lo studio è stato condotto sulle informazioni genetiche di 500mila volontari conservate all’interno di una banca dati genetica.
In particolare sono stati analizzati i dati di 120mila europei, 46mila dei quali erano soliti scottarsi con più facilità e 74mila che, invece, possono vantare una tintarella assolutamente perfetta, senza effetti collaterali. I dati sono stati confrontati con un gruppo di controllo di più di 55mila europei.
Sono state identificate 20 regioni genetiche, 10 delle quali mai associate a scottature solari. Una vicina ai geni AGR3 e AHR era già stata associata al rischio di melanoma.
All’Ansa Mario Falchi spiega: “Il nostro studio, basato sull’analisi statistica, rivela quale tipo di pelle brucia di più al sole. Abbiamo dimostrato che c’è una componente genetica comune alle bruciature e al cancro della pelle. Le scottature sono un rischio enorme per i bambini perché da adulti portano ad aumenta la possibilità di sviluppare il cancro della pelle“.